Happy Days

Il progetto 100 happy days non è facile come qualcuno (superficialmente) potrebbe pensare.
Non che sia difficile trovare momenti di cui essere grati in ogni giorno della nostra vita (o quasi), ma spesso siamo troppo impegnati a correre, a star dietro a quel che stiamo facendo o, semplicemente, a farci infastidire da qualcosa per rendercene conto.
Ecco perché è tanto bello.
Ecco perché è tanto importante.
Per esercitarci ogni singolo giorno a fermarci, riflettere, pensare a cosa di bello abbiamo vissuto, da qualcosa di grande a qualcosa di minuscolo, come il sorriso di una persona sconosciuta, una telefonata a sorpresa di un amico, il gatto che si viene a far coccolare quando più ne abbiamo bisogno.
Per ricordarci sempre che c’è davvero un buon motivo per cui essere felici, almeno per un istante.

Oggi è stata una di quelle giornate in cui me ne sono reso più conto.
Per vari motivi questa è una settimana strana, con qualche oscillazione emotiva ma anche con tanti impegni da gestire.
Il 100 happy days di oggi si è concentrato sulla coccola alimentare a fine giornata, ma qui ho voglia di fermare vari momenti, vari istanti che in questi giorni mi hanno fatto dire grazie, sorridere, essere lieto.

Anzitutto lo studio di Miss Sauron. L’abbiamo allestito in un mese, ritardando di solo una settimana la data a cui originariamente avevamo pensato. Non solo è venuto esattamente come lei sognava, ma la gente viene, si trova bene, torna. E’ letteralmente un sogno che sta prendendo forma ed è emozionante e commovente farne parte.

Poi il lavoro. Quando ho abbandonato il mio cliente “grande” a luglio sapevo che avrei dovuto tornare a lottare, pur avendo base abbastanza sicure. Poi, da un giorno all’altro o quasi, mi trovo ad acquisire un cliente nuovo, a vederne alcuni confermati e a ricevere (oggi) un rinnovo doppio rispetto al previsto. Aggiungiamoci i complimenti ricevuti durante una conference call con gli Stati Uniti e, scusate, ma io una pacca sulla spalla me la dò eccome.

Gli amici. Ho amici con cui posso progettare di andare a vedere Shakespeare al cinema. Ho amici con cui sperimentare cucine nuove o ristoranti vegetariani. Ho amici a cui posso proporre di vedere Pulp Fiction di mercoledì sera al cinema per il ventennale e che accettano di corsa. Ho amici con cui riempiamo una fila al cinema per vedere tutti insieme Capitan America. Ho amici di cui so di potermi fidare o con cui so di poter parlare. Ho amici che hanno saputo ascoltare, capire, stare vicini. Ho amici del cui affetto sono onorato.

E ancora le sorprese. Ad esempio una donna statunitense che sta studiando italiano, che ha iniziato a seguire il mio blog, che mi ha chiesto amicizia su Goodreads, che legge le mie recensioni, mi esorta e scrivere e mi saluta con un “Keep writing beautifully…okay?!” facendomi arrossire (e anche vergognare perché ancora il libro deve ripartire).

E infine questo post stesso. Lo sto scrivendo sul nuovo Ipad, usando una tastierina comprata apposta ed era una vita che non mi divertivo tanto semplicemente a scrivere. Ho di nuovo il potenziale per scrivere in mobilità. Che sia la volta buona?

Tutto qui. Scorci. Momenti speciali. Sorrisi spontanei. Non tutti possono andare nel #100happydays semplicemente perché non possono essere fotografati.

Però si possono scrivere.

E ricordare.

Soprattutto ricordare.

A maggior ragione in certe settimane.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. Tecnicamente, hai anche amici che durante la visione di Otello partecipano per Iago e non per il Moro… Ma mica tutto può essere perfetto, no? :*

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