Divertente

All’inizio era divertente.
Lo è stato per molti anche leggendo qui sopra.
Clienti poco informatici, un po’ (diciamocelo) tonti, con uscite spesso originali per non dire estemporanee.
All’inizio, per un periodo più o meno lungo, era divertente.
Poi però qualcosa è cambiato.
Quando quel cliente che ti fa sempre la battuta sullo sconto continua a chiederti preventivi senza poi portarli avanti, anche e soprattutto quando comportano (letteralmente) non più di 40 euro di spesa.
Quando quel cliente, trattato sempre fin troppo bene, si sente in diritto di sindacare se un lavoro che potrebbe chiedermi deve pagarlo o meno.
Quando, sostanzialmente, è diventata sempre più evidente la mancanza di rispetto per la professionalità altrui.
Lì no, non è più divertente.
Lo so che scopro l’acqua calda, ma sono stufo.
Stufo di chi non rispetta il lavoro altrui.
Stufo di chi pensa che il mio lavoro possa farlo chiunque.
Stufo di chi si pagare fior di soldi ma poi non è disposto a tirare fuori 40 euro.
Stufo di gente che pensa di farmi un favore ed è sempre convinta che dai, su, ci stai marciando.
Stufo di chi pensa che perché ti ha dato 390 euro un anno fa tu abbia vissuto da nababbo.
Stufo.
Per cui oggi è partita mail di fuoco.
Educata, ma di fuoco.
Il riassunto?
“Il mio lavoro è questo. A voi costa tot. Se non vi sta bene toglietevi dalle palle”.

Perché no, non è più divertente.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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7 risposte

  1. Alessandra ha detto:

    È come se il giorno che aprissi uno studio mio, venisse un cliente/paziente in seduta, e mi dicesse che non mi paga perché mi ha fatto un favore a farmi fare pratica. O mi chiedesse quanto costa una seduta, e mi commentasse il prezzo dicendo che andare a sfogarsi e chiedere un consiglio ad un amico è gratis. Che per lui è naturalmente la stessa cosa. Quindi capisco che essere liberi professionisti al giorno d’oggi sia un lavoro difficile e poco rispettato.

  2. Non posso che concordare, soprattutto per quanto riguarda quella gentile schiera di personcine che credono che il tuo lavoro sia essenzialmente un hobby che chiunque abbia la fortuna (!) di poter passare qualche ora di cazzeggio al pc sarebbe in grado di fare.
    Ma d’altronde, una volta io mi sono sentita dire “vorrai mica essere pagata per stare su facebook?”. No, pensavo di promuovere la pagina della tua azienda con la sola forza del pensiero…

  3. 4p ha detto:

    Le parole iniziali di questo post mi hanno depistato parecchio, pensavo tu parlassi di coloro che ti seguono sul tuo blog.
    Pensavo tra me e me, vuoi vedere che qualcuno stavolta gli ha fatto girare le palle per benino e io tarlucca come sono manco me ne sono accorta. E inevece nooooooooooooo è il lavoro. Caro ragazzo hai tutte le tue sacrosante ragioni di essere stufo, perchè penso che la professionalità quando non è riconosciuta economicamente e per di più solo con parole minchione fa girare le palle. Porta pazienza il coltello dalla parte del manico ce l’hai tu. Senza di te, lavorativamente parlando alcuni sono persi. Forza ragazzo grinta e affilliamo gli artigli con le persone di dubbia capacità.
    Ciao 4p.

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