Samhain
Samhain.
Capodanno celtico.
L’unico capodanno che, prima ancora di conoscerne l’esistenza, abbia in qualche modo sentito mio.
E quindi finisce un anno e ne inizia un altro e seguo l’esempio della mia cara amica Streghetta per tirare una linea.
E’ stato un anno difficile, come solo gli anni importanti possono esserlo.
Difficile per le scelte fatte, difficile perché quando si fa soffrire qualcuno a cui si vuole bene non può essere diversamente (checché ne pensi chi legge o guarda superficialmente), difficile perché ricostruire da zero è, certo, elettrizzante ma fa anche una gran paura (e chiunque dica il contrario è un pazzo, un irresponsabile o entrambe le cose).
Difficile perché accettare qualcosa che negavi anche a te stesso non è semplice, non è banale e non è indolore.
Un anno difficile e importante in cui molte persone a me vicine si sono mostrate ulteriormente per ciò che sono, il che ha significato che ad alcune di loro sono più legato che mai, che qualcuna è stata tagliata via e che qualcun’altra si è persa per strada e forse neanche se n’è accorta.
Ma è stato anche l’anno del reinventarmi.
Reinventarmi sul lavoro, abbandonando un posto in cui stavo da anni ma in cui, ormai, mi sentivo soffocare.
Reinventarmi nella vita privata.
Reinventarmi come uomo, a partire dai cambiamenti alimentari, di stile di vita, di prospettive.
E’ stato l’anno in cui ho scoperto di poter perdonare ferite se ne vale la pena, in cui ho cominciato davvero a tagliare i ponti col mio passato più remoto, in cui ho cominciato a fare sogni nuovi che neanche mi sarei mai immaginato prima.
E’ stato l’anno in cui il romanzo ha rallentato perché per continuare a scrivere dovevo prima riscoprire chi ero, in cui il blog ha vissuto alti e bassi, in cui ho dovuto mettere puntini sulle i.
E’ stato l’anno in cui amici sono stati male pur non meritandolo.
E’ stato l’anno dell’inizio di un nuovo amore, ma di questo già ne ho parlato in vari post e ciò che non ho scritto sono fatti miei.
E’ stato l’anno in cui chi voleva capire ha capito e chi voleva giudicare ha giudicato. Inutile dire chi ho tenuto accanto e di chi faccio volentieri a meno.
E’ stato l’anno di Londra.
E’ stato l’anno di Cohen.
E’ stato l’anno della fine.
E’ stato l’anno dell’inizio.
E’ stato l’anno dei giri di boa.
E ora, con un nuovo anno alle porte, guardo avanti.
Sperando di continuare a essere capace di costruire.
Sperando che le ferite causate possano rimarginarsi il prima possibile.
Sperando che le tante ceneri che vedo intorno a me siano incubatrici di altrettante fenici.
Sperando di essere sempre in grado di donarmi pienamente.
Sperando che i nuovi sogni possano diventare splendide realtà.
Sperando di scrivere.
Sperando di continuare un passo dopo l’altro, imparando e crescendo, come sempre.
Sperando di continuare a vivere.
Buon Samhain, di cuore, a tutti.
A tutti.
Ma tu guarda che uomo poco originale che sei. U.U
Bacio.
Visto che roba? 😛
E buon Samhain a tutti, pure a me. 😉
Ovviamente 🙂
Io porto avanti la tradizione che mi hanno tramandato i miei….ma questa e’ una cosa mia..
Pero’ auguro, un buon Samhain a tutti…
E, bellissima la tua frase “….le ceneri che vedo intorno a me siano incubatrici di altrettante Fenici”……lo auguro per te, per chi ti e’ vicino, per chi ti vuol bene, per tutti che credono in una nuova rinascita e per chi ora, pensa che non ci sia più speranza…
Che sia per tutti, un nuovo anno di rinascita.
P.s. non smettere di scrivere ehhhh…. 😀
Non smetto, promesso 🙂
Grazie!
Buon Samhain 🙂
Pero` ci sonosciamo da anni, per quanto ci si possa conoscere via iInternet e con due vite sempre di corsa, ma per quanto mi posso ricordare, sei sempre in evoluzione, come tutte le persone intelligenti. Sicuro che questo anno sia stato cosi` “epocale”? Magari hai solo completato un arco evolutivo che pero` andava avanti da un po’…. Ok, smetto di rompere e torno nel mio angolino 😉
Rompere? Non sai quanto piacere mi abbia fatto il tuo commento. Grazie di cuore, davvero.
E si… il capodanno è questo !!
Io a dire il vero lo piazzo sempre a settembre, sarà forse per l’abitudine all’anno scolastico dura a morire
Buon anno a tutti allora, ne abbiamo davvero bisogno