Primo Agosto
E finalmente sono arrivate le ferie.
Un mese, come non capitava da non so quanto tempo.
E’ stato un anno strano, stancante, difficile, importante.
Mi sono guardato allo specchio come non succedeva da tempo, ho preso decisioni, portato cambiamenti, stravolto tutto o quasi.
Ho sofferto e fatto soffrire, ho visto persone avvicinarsi e allontanarsi, ho trovato conferme e delusioni.
Come sempre, forse.
Più che mai, più probabilmente.
Ho ricominciato a costruire.
Nuova vita, nuovi desideri, nuovi sogni.
Nuovi ricordi.
Ho ricominciato a costruire e spero che anche chi altri ha sofferto riesca a farlo.
Perché il passato rimane in noi e ci ha portati dove siamo, che ci piaccia o meno, ma il presente e il futuro ce li dobbiamo conquistare.
Sì, sono arrivate le ferie.
Il momento di riposare, godere di quanto di bello ho, delle fortune che sono conscio di avere, porre le basi di quanto di bello arriverà, il tutto coi miei, i nostri tempi.
I nostri e nient’altro.
Sono stanco.
Sono emozionato.
Sono vivo.
Sono sempre più io.
Non capisco più niente dei tuoi post, lo confesso, ma tutto sommato non importa, basta che stai bene. ;o)
Ti auguro buone vacanze.
Grazie mille e buone vacanze a te 🙂
Anch’io non capisco molto, ma mi adeguo (cit.).
E non riesco ancora a godere delle immagini poetiche della tua nuova vita, sono ancora “in lutto” come quando si son separati Al Bano e Romina.
quoto bubbablù.
Per quanto ti voglia bene, nemmeno io riesco ad essere completamente felice per te. Sono in lutto, ed è una brutta sensazione quella che mi porto dentro. Per cui non ti dirò che son felice per te, ma che spero tu stia bene, e che nonostante tutto ti penso spesso e spero tu sia completamente sereno!
oh, finalmente!! finalmente qualcuno che dice quello che silenziosamente vado pensando da mesi! i post sono sempre belli, per carità. la scrittura alta, i sentimenti profondi. e il blog è tuo, naturalmente, ci scrivi quel che vuoi, a tuo insindacabile giudizio. succede che la gente si lasci, e credo nessuno possa metterci bocca. però la tua nuova felicità, io in effetti non la capisco, e mi dispiace troppo per il tuo passato per riuscire ad esserne contenta. perchè si può essere ermetici quanto si vuole, ma certe cose alla fine sono chiare.
e’ il mio primo commento, ma sono una lettrice da almeno 3 anni. per essere chiari fino in fondo, seguo anche molti blog di cucina.
sai, il lutto per albano e romina è un bell’esempio.
secondo me è anche per questo che i commenti ai post sono diminuiti drasticamente. barbara
D’accordo con i precedenti commenti. Sai che commento pochissimo, ma ci sono sempre: credevo di essere la sola a leggerti con leggero disagio, vedo che non è così. Queste molte parole di felicità, per quanto piacevoli, stridono parecchio con altre parole, altri sentimenti..
Molti auguri per i nuovi progetti, i nuovi sogni.
La vita cambia.
Le persone cambiano, cadono, si rialzano, evolvono.
Stravolgimenti anche forti come quello avvenuto in questi mesi non significano rinnegare il passato, ma prendere atto che si tratta appunto di questo, del passato.
Chi legge un blog, a volte, si scorda che sta leggendo stralci, emozioni, parti di una vita molto più complessa e che per ovvi e giusti motivi non viene riportata né sul blog né altrove.
E’ un diario. Pubblico, certo, e ovviamente a commenti liberi, ma rimane un diario.
La scelta di non dettagliare quanto successo nei mesi passati, difficoltà e dolori inclusi, è una scelta di cui sono e rimango fiero e convinto, dato che implica rispetto per il dolore mio e di una persona che ho amato e a cui voglio comunque bene.
Chi si sente a disagio non è tenuto a continuare a leggere.
Chi si sente in lutto può, senza alcun problema, guardare altrove.
Io, ovviamente, continuerò a scrivere ciò che sento e ciò che vivo.
O meglio, a scrivere parte di ciò che sento e parte di ciò che vivo.
Perché la vita, completa, totale e unica, è al di fuori di questi spazi e riguarda me, chi amo e gli amici che in questi mesi mi sono stati accanto fisicamente e moralmente.
Amo questo blog, amo scrivere e amo condividere.
Chi vorrà commentare sarà il benvenuto, ma nessuno può partire dal presupposto di sapere e capire tutto leggendo solo quel che scrivo qui sopra.
Sarebbe un brutto gesto di presunzione.
Grazie
Credo che nessuno qui presuma di sapere come ti enti e quello che hai passato, anzi…
E nemmeno sento la necessità di guardare altrove. Perchè mi piace leggerti e l’affetto per te rimane immutato. Semplicemente ‘fa strano’ leggere certe frasi e certi sentimenti e sapere/intuire che non sono più rivolti alla stessa persona che su questo blog ha avuto un grande peso. e con la quale io stessa ho vissuto parecchie esperienze. Questo non è giudicare è semplicemente sentirsi tristi per una situazione. Non puoi negare alle persone di provare certe emozioni, sicuramente puoi invitarci a rivolgere le nostre letture altrove, ma chi ti stima a prescindere dalla tua vita privata, che è solo tua, certamente non lo farà. E io qui rimango. Anche se non posso materialmente essere vicina fisicamente lo sono col pensiero.
Spero di aver espresso chiaramente il mio pensiero.
hai perfettamente ragione, il blog è solo una parte della vita, quella che tu, e tu soltanto hai scelto di raccontare. ma quando le situazioni cambiano in un lasso di tempo molto breve (3 dicembre/ aprile maggio) chi ti legge resta spiazzato. sei tu che scegli cosa scrivere, quindi avrai certamente messo in conto di provocare un certo effetto. altrimenti, scusami, credo che non avresti scritto nulla, o avresti affidato le tue parole ad uno strumento meno pubblico. non giudico, e certo, posso smettere di leggere quando voglio. Però vorrei spiegarti che. se iho provato disagio, non è perché hai detto troppo poco. se mai perché hai detto troppo.
@DarkVampirella: ti ho risposto in privato alla mail che usi per commentare.
visto e risposto. 😉
Penso che un blog, sia un diario “aperto” , ma per questo la persona che scrive deve, per forza, dettagliatamente, scrivere i suoi dolori o le sue felicita’….certe volte non si riesce, non si vuole, oppure si vuol far capire tra le righe quello che si ha nel cuore.
Per quello che ho letto e leggo, penso, che sia così….scrivere e’ uno sfogo, scrivere può aiutare, scrivere come fai tu e’ anche imparare….e la mia non e’ una sviolinata, stanne certo, ma una profonda e grande stima verso te.
Un grande saluto Fiorella.
Fiorella, ti ringrazio, perché hai capito alla perfezione ed espresso ancora meglio. Grazie, davvero.
Grazie al mio innato spirito di osservazione noto e leggo solo oggi questi commenti (sì, ok, forse mi sono stati anche leggermente fatti notare) e mi ero detta che non avrei commentato, perché se non posso difendere lo spirito d’osservazione ci posso almeno provare col mio tempismo.
Eppure tutta ieri sera ci ho pensato mentre mi allenavo in palestra e la cosa mi ha disturbata. La palestra è sacra, nessun pensiero dall’esterno dovrebbe toccarla. Insomma, coltivare una perfetta forma sferica è un’arte che richiede tempo e pazienza.
Pertanto, nonostante i miei propositi iniziali, un commento lo lascio. Perdonate il sarcasmo, io cerco di trattenerlo, ma ogni tanto filtra comunque, fortunatamente qui poco.
Credo che un blog sia un po’ come una finestra sulla casa di un’altra persona: ti permette di guardare dentro, di ascoltare, di far arrivare la tua voce, ma ti dà una prospettiva alquanto limitata, perché tutto ciò che ti sarà dato vedere sarà ciò che il blogger farà davanti a quella finestra, nel bene e nel male.
Credo, però, che esista un’intera casa nascosta, oltre alla stanza che possiamo intravedere attraverso quella finestra.
Credo che giudicare un tutto da una parte non sia corretto, né rispettoso nei riguardi di una persona che abbiamo detto di stimare in base a ciò che ha mostrato attraverso quella finestra.
Credo che essere dispiaciuti per una persona (e lo sono anche io, avevo le lacrime agli occhi quando ho saputo e non mi succede spesso per avvenimenti di vita che esulino dalla visione di film) non implichi negare la felicità di un’altra. Da parte mia io auguro alla persona di cui stiamo parlando di trovare la Felicità e di trovare qualcuno a cui farne provare altrettanta, perché se lo merita.
Ne auguro altrettanta ad Aries.
Credo che sia giusto specificare (perché nulla è mai superfluo né ovvio, anche se questa cosa per me un po’ lo è) che auguro tantissima Felicità anche alla persona che oggi rende felice Aries e che nessuno considera in questi commenti, come se l’ordine cronologico degli eventi l’avesse resa in qualche modo colpevole. Ciao anche a te, se mi leggi.
Credo che i sogni terminino solo per poterne iniziare uno nuovo e che se decidessimo di smettere di dormire solo perché ne è finito uno bello rischieremmo di morire (vi ricordo che la privazione del sonno è pure vietata dalla convenzione di Ginevra).
Credo che se si vuole bene a una persona, o ne si è voluto almeno un po’, non si possa fare a meno di augurare a questa persona ogni bene e mai e poi mai ne si possa desiderare il male.
Credo, in tutto ciò, che la vita non sia la mia. Posso condividere un pezzo di strada con altre persone, ma non è nel mio carattere giudicare le loro scelte, al massimo ne posso chiedere il motivo, perché capire per me è fondamentale.
Credo di non sapere un bel niente di come funziona la vita, le relazioni o i matrimoni (figurati…), ma di una cosa so di essere esperta: fottere le relazioni di amicizia e spezzarmi il cuore nel farlo. Ho letto righe che mi hanno addolorata tra questi commenti e che, forse, sono anche un po’ delle incomprensioni. Ci sono delle linee, che una volta tracciate, non possono essere più attraversate.
Credo che sarebbe bello se ci pensaste a freddo.
Sono certa, invece, di aver fatto un commento molto più lungo del post a cui si riferisce. L’autore mi scusi.
sottoscrivo ogni parola.
E soprattutto il fatto che ci siano state delle incomprensioni, non aggiungo altro, tanto sarebbe superfluo, e naturalmente inutile.
ps: niente nick. Sabrina.