Non lo sapevamo
Una frase che sento a volte in alcuni film o che leggo in alcuni romanzi mi fa rabbrividire.
Ogni singola volta.
Di solito suona come “non lo sapevamo, ma quella sarebbe stata l’ultima volta che…”, seguita da possibilità varie: che avremmo fatto l’amore, che ci saremmo visti, che avremmo parlato, che ci saremmo parlati, che, che, che.
Ovviamente non sempre questo significa la morte di qualcuno, ma anche solo pieghe impreviste della vita che comportano un allontanamento.
Strade diverse, vite diverse, percorsi diversi, poco cambia.
Ecco, come dicevo, quel pensiero mi fa venire i brividi.
L’idea che una cosa bella che sto vivendo potrei viverla per l’ultima volta, il fatto che potrei non valorizzarla abbastanza, che potrei un giorno rimpiangerla per non averne gustato anche un singolo millisecondo dandola per scontata, pensando che ci sarà sempre tempo per riviverla, che ci sarà sempre un domani per goderne ancora di più, tutto questo mi stringe lo stomaco.
Perché non è detto che ci sarà sempre un domani.
Non è detto che potremo avere ancora occasioni.
Non è detto che quella particolare felicità, quella particolare emozione, quel particolare momento sia mai più ripetibile.
Anzi, la verità è che sicuramente non sarà più ripetibile: magari ce ne saranno di nuovi, più belli, più grandi, più emozionanti, ma quello non avverrà più.
Magari.
O forse no e intanto quello sarà andato nel tempo e se non l’avremo vissuto appieno potremo soltanto darci degli imbecilli a vita.
Pensateci.
Siete sicuri che, se aveste la certezza che quel particolare momento non si potrà mai più ripetere, che quella persona non la vedrete o sentirete più, vi comportereste nello stesso modo?
Che lo vivreste così?
O forse direste una parola in più?
Dareste un abbraccio in più?
Un bacio?
Un ti voglio bene?
Un ti amo?
“Non lo sapevamo, ma quella fu l’ultima volta che” mi uccide.
“L’ho vissuta immaginando fosse l’ultima volta che”.
Ecco.
Questo sì.
Questo sì.
Ora e sempre.
Anche io ho profondamente paura di frasi del genere, anche se scritte in un libro.
Terribile, vero?
…o un pugno in più. Dipende dalle occasioni. 😉
…… 😛
..Oddio..tremendo…
Già…
Perfettamente in sintonia.
E’ una gran bella cosa dimostrare pienamente i propri sentimenti, sia a parole che nei fatti. (coerenza coerenza sempre).
Congratularsi, esserci e anche saper gratificare senza tabù e troppe invidie.”Ti voglio bene, un abbraccio, conta pure su di me,” io penso che siano parole e gesti che oltre a riempire il cuore di coraggio diano proprio la sensazione di benessere, di liberazione.
Ciao 4p
Esattamente, cara. Esattamente.