Ad aspettar loro
Il 22 luglio, finalmente, mi rimuovono il cerchiaggio.
Venerdì mattina hanno chiamato Sweetie (no, non ho sbagliato) per avvisare.
Tutto bene? Certo, sono contento e non vedo l’ora, ma ovviamente qualcosa di cui parlare c’è.
Già, perché la mattina di giovedì, stufo dopo più di due settimane di attesa seguite al prericovero, ho chiamato la segreteria di reparto.
“Salve, sono Aries, ho fatto un prericovero due settimane fa e vorrei sapere se ci sono indicazioni su quando potreste chiamarmi”
“Ah, sì, ma lei con chi dovrebbe operarsi?”
“Col dottor L., in teoria, ma non so con chi sono in lista”
“Ah, beh, no, perché il dottor L. è in ferie.”
“Ah, ma scusi, quando scade il prericovero?”
“Beh, quello scade quando la chiamiamo! Tanto se ci servono di nuovo gli esami li facciamo quando entra! Ma se non erro lei dev’essere ricoverato, no? Non è un day hospital”
“Veramente a me è stato detto che è proprio un day hospital”
“Ah, allora guardi, il 22 ho un posto libero, a lei andrebbe bene?”
“Certo che sì”
“Bene, allora la metto in lista, poi però attenda la mia conferma, eh? Che i medici devono prima approvare”
Ecco.
Quindi non avessi chiamato non mi avrebbero messo in lista.
Non solo, dato che non era chiaro che fossi in day hospital avrei potuto aspettare mesi in un’attesa (di nuovo) inutile.
E non parliamo del fatto che tu, segretaria di reparto, non solo non sai se devi mettermi in lista per un day hospital, ma TI FIDI di quello che ti dice il paziente al telefono!
Stendiamo poi un velo pietoso sulla parte grassettata.
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Ok, ora posso esultare perché il 22 mi tolgono il cerchiaggio 😎
Felice per te che il 22 ti togli anche questo pensiero….. e devo dirti che io non sopporto le persone che lavorano negli ospedali….pochissima umanità……
Dipende tanto, bisogna dire… ma di gente che dovrebbe fare altri lavori ce n’è, senza dubbio.