Odd e il gigante di ghiaccio
A volte mi chiedo cosa si nasconda nella scatola cranica di quel grande autore che è Neil Gaiman.
La domanda non è fine a se stessa, ma dettata dalla consapevolezza di quanto questo scrittore sia in grado con ogni sua opera non solo di rapirmi e portarmi puntualmente in un mondo nuovo, ma anche di stupirmi nella scelta di vicende ad ambientazioni.
Dopo romanzi e racconti con una notevole vena gotica (“The graveyard book” in primis), Gaiman torna ad un suo vecchio amore, la mitologia, ed, in particolare, quella nordica, tratteggiando una favola delicata ed emozionante non priva della sua solita ironia ed arguzia.
Stavolta facciamo la conoscenza di Odd, un giovane vichingo sicuramente non molto fortunato: ha perso il padre pochi anni prima ed è rimasto ferito ad una gamba poco dopo, finendo per dover camminare sempre con una stampella; la madre si è risposata con un uomo scorbutico e violento e l’unica consolazione del ragazzo sta nel rifugiarsi in una vecchia casupola nella foresta usata dal padre.
Proprio mentre si trova in questa casupola Odd incontra una volpe, un’aquila ed un enorme orso rimasto incastrato in un albero e quando aiuta quest’ultimo scopre che non sempre le cose sono quel che sembrano e che una buona azione può condurre in luoghi magici.
Un piccolo romanzo che nasce come opera per ragazzi, ma che farà di certo volare anche gli adulti molti adulti, me incluso.
sì, l'ho visto in libreria e mi ha subito affascinato, è un'edizione molto curata. ma sai che io ho sempre paura di gaiman e ancora non ho mai letto niente? arriverà il suo momento, ne sono sicura, ma per ora mi ci aggiro intorno come presa da una sorta di timore reverenziale…
Nah, assolutamente nessun timore 🙂
Gaiman è un tizio amichevole, fidati 😉
E via un altro. Ti strozzerei. XD
Questo in giro non l'ho visto, ma a costo di ribaltare tutte le librerie di 'sta città, prima o poi lo faccio saltar fuori. Tsk. U_U
_L*_
😀
Occhio, che questo lo leggi in un paio d'ore però 😉