Norwegian Wood
Era tanto che non leggevo un romanzo di Murakami ed, ogni tanto, ne sento la necessità .
Questa è stata la volta di uno dei più “classici” e famosi, il Norwegian Wood (Tokyo Blues) che a breve verrà riproposto al cinema.
Stiamo parlando di un romanzo molto più legato alla realtà rispetto a quanto di suo letto finora, una storia di ricerca, di bisogno, di scoperta, di perdita, di debolezza, di forza, di rinascita, di amarezza, di piccola speranza.
Entriamo in punta di piedi nella vita di un ragazzo, Toru, nel passaggio dall”adolescenza all”età adulta e ci troviamo trasportati nella sua crescita, avvolti dai suoi dubbi, feriti dal suo dolore, innervositi dalle sue scelte, di nuovo feriti dalle sue perdite, commossi per le sue speranze.
Entriamo nelle vite di Toru, di Naoko, di Midori, di Reiko e vorremmo aiutarli a galleggiare, a nuotare in quella palude che li travolge, vorremmo dir loro che andrà meglio, che possono farcela, che ne vale la pena.
Ma loro non ci possono sentire, possono solo seguire il proprio cammino e noi possiamo farci travolgere dalle loro emozioni, coinvolgere dal loro passato, sperare nel loro futuro.
Murakami non ha niente di onirico in questo romanzo, ma riesce lo stesso a toccare corde profonde, a dare parole, colori ed immagini, suoni ed odori alle emozioni, anche a quelle che non sapevamo di aver provato, anche a quelle che avevamo dimenticato.
Da leggere, magari con in sottofondo la musica che accompagna ogni singola pagina, a partire dalla Norwegian Wood del titolo.
http://www.anobii.com/books/Norwegian_wood/9788806183158/01af6bf0c3c506b283/
E' stato il primo libro che ho letto di Murakami. Diciamo che mi ha introdotto gradualmente nel suo universo, dato che qui non c'è l'ampio risalto dato al soprannaturaleoniricoassurdo come invece accade negli altri suoi libri.
A suo tempo ricordo che mi era sembrato in qualche modo simile come tematiche di fondo a Il giovane Holden, con la differenza che Holden non mi era piaciuto, mentre questo libro mi era piaciuto moltissimo.
Ho letto questo libro tanti anni fa e l'ho adorato.
Il mio personaggio preferito è sempre stato Midori, con quel suo nome che vuol dire verde.
è l'unico romanzo di murakami che io abbia letto. letto finito e riletto da capo. eppure ora non lo rileggerei, come non sono mai più riuscita a leggere nulla di lui. chissà com'è.
@Tan: il paragone col giovane Holden l'ho trovato varie volte in rete; non avendolo letto, però, non sono in grado di confermare
@tracciadoppia: io mi sono trovato combattuto verso Midori. In alcuni momenti mi veniva voglia di fanculizzarla, in altri di rassicurarla e prendere a sberle Toru.
@Wide: beh, Murakami porta con sé notevoli botte emotive, anch'io non sono in grado di leggerlo "a cuor leggero"
Ancora mi fa male…
Posso immaginare…
E' stato il primo Murakami che ho letto e da allora non sono riuscita più a mollarlo. Ho letto tutto di tutto di tutto di lui ed ogni volta riesce a stupirmi. Il prossimo anno uscirà la prima parte di 1Q84 e il prossimo mese dovrebbe uscire per Einaudi una raccolta di racconti.
Noruwei no Mori (Norwegian Wood), rimane un ricordo indelebile dentro di me e, pun non vedendo l'ora di vedere il film, non credo che riuscirà ad emulare l'intensità delle parole di Haruki. Si è capito che lo adoro? 🙂
ps: concordo con #2. Midori è straordinaria.
Sì, si è vagamente intuito che lo adori e su questi lidi non sei la sola, te l'assicuro 🙂
Io ne ho ancora diversi da leggere, ma tendo a centellinarli proprio per gustarmeli appieno: ed intanto mi sono già rivisto parecchie volte il trailer del film 🙂