Dal 1947 al 1953
Fino ad oggi il mio interesse verso l”opera di Philip K. Dick mi aveva portato a concentrarmi quasi esclusivamente sui suoi romanzi, leggendo magari qualche racconto nelle raccolte miste.
Eppure sapevo bene, da quel che avevo letto e sentito, che il Dick dei racconti è valido tanto quanto quello dei romanzi, per cui era solo questione di tempo perché mi ci dedicassi.
Indubbiamente devo ringraziare Fanucci, che ha pubblicato in quattro volumoni tutti i racconti di Dick raggruppati per periodo, cosa che mi ha permesso (e mi permetterà ) di avere una visione completa della sua produzione.
Il primo volume è dedicato al periodo dal 47 al 53, un “primo Dick” che, se ancora non era quell”autore psichedelico che ho imparato ad amare, era comunque capace di scrivere racconti innovativi, stuzzicanti, ben diversi uno dall”altro: affascinante è rendersi conto di quanto, in seguito, altri scrittori ed altri mezzi di comunicazione si siano ispirati alla sua opera.
600 pagine da divorare, scoprire, analizzare e, prima o poi, rileggere.