L’indiziata
Scrivere un legal thriller decidendo di trattare la questione israelo-palestinese è indubbiamente una sfida non da poco, seppur stimolante; scriverlo bene, mantenendo una visione d”insieme sull”argomento, senza prendere le parti di alcuna fazione è un”impresa quasi impossibile, ma che a Richard North Patterson riesce pienamente.
Dopo “I 59 giorni”, romanzo incentrato sulla pena di morte, “L”indiziata” affronta un tema anche più spinoso con una competenza ed una visione d”insieme che possono solo essere ammirate.
La vicenda parte in modo “classico”: l”omicidio del primo ministro israeliano su terreno americano, una donna che viene accusata di essere una delle “menti” dietro l”attentato, un avvocato che dovrà difenderla; fin qui tutto, o quasi, nella norma.
Ma se questa donna è palestinese, se l”avvocato è ebreo e con ambizioni politiche e se i due hanno avuto una storia ai tempi dell”università , allora le cose si complicano.
E’ così che David Wolfe comincerà una ricerca della verità , arrivando anche a partire per un viaggio in Israele, Cisgiordania e territori occupati e scoprendo le varie sfaccettature di una tragedia umana prima che politica e religiosa.
Un romanzo avvincente sul lato thrilleristico, ma i cui pregi vanno ben oltre questo aspetto: è un libro in cui c’è una ricerca degna di un vero servizio giornalistico, quel che ci si aspetterebbe di leggere sui giornali e non in quello che, alla fine, è una storia d”intrattenimento.
Veramente apprezzabile la capacità dell”autore di non prendere posizione, di dar voce ad entrambe le fazioni in modo neutrale, mostrando gli aspetti moderati e quelli estremisti che, per forza, si trovano in tutte e due i lati: dimostrazione che la volontà di pace non dovrebbe avere alcun tipo di colore.
Un libro notevole, consigliatissimo, indipendentemente dalla mia passione per i libri di North Patterson.
bene mi hai incuriosito, ora me lo segno nella listona che porto sempre con me!
Spero ti piaccia, allora 🙂
Dovresti prendere la buona abitudine di non omettere il nome del traduttore 😛
Chissà chi è che ha tanto a cuore i traduttori 😛
Comunque si tratta di Annamaria Biavasco e Valentina Guani 😛