I grandi libri

Era il 1982. O fore l”81. Va beh, poco importa, diciamo che avevo tra i 6 e gli 8 anni, così non ci sbagliamo.

Mia madre lavorava part time, usciva intorno alle  due dal lavoro e veniva a casa, dove mi trovava tornato da scuola: non ricordo chi mi venisse a prendere, penso mio padre, che lavorava a turni.

Ma sto divagando.

Dicevo che mia madre lavorava part time e quando tornava a casa io ero lì ad aspettarla; ogni tanto tornava con una sorpresina presa sotto l”ufficio: magari era un pezzettino di focaccia genovese comprata dal panettiere, oppure un fumetto appena uscito preso all”edicola.

Un giorno arrivò con un libro.

Era giallo, con la copertina rigida e mi sembrava grandissimo: sulla copertina un bel disegno rappresentava tanti animali in una savana, mentre il titolo era composto di due parti, una in nero ed una, molto più grande, in rosso.

Quella in rosso era una parola sola, “NATURA”, quella in nero diceva, quasi timidamente, “Il grande libro della”.

Me ne innamorai.

Subito, in maniera irreversibile e completa.

Sfogliavo con reverenza ogni singola pagina, leggevo ogni informazione con meraviglia e stupore.

Il primo capitolo era dedicato alla preistoria.

Certo, col senno di poi mi rendo conto che conteneva parecchie informazioni approssimative, ma al momento non contava: mi raccontava di un mondo che non conoscevo, me lo descriveva a parole quel tanto che bastava per stuzzicarmi e me lo mostrava agli occhi tramite dei disegni che trovavo eccezionali.

Poi venivano tutti gli altri capitoli, suddivisi per argomenti e per genere animali, ma il primo era quello su cui tornavo più di tutti.

Era diventato il mio libro per antonomasia e pensavo fosse unico.

Scoprimmo qualche tempo dopo che invece faceva parte di una serie ben ampia ed appassionante, quella dei (appunto) “Grandi libri”.

C”era un grande libro dedicato praticamente ad ogni argomento: geografia, animali, scienza, storia, preistoria, mitologia, spazio.

Mia madre, su mia spinta, decise di comprarmene uno ogni tanto o di farmeli regalare da parte di amici e parenti.

Ed ogni volta era una festa, ogni volta mi ci tuffavo a capofitto.

Certo, non tutti mi piacevano allo stesso modo, ma poco importa; così come poco importa che, ad uno sguardo successivo, alcuni di questi testi fossero veramente superficiali: altri erano dei piccoli capolavori, completi ed approfonditi a livelli inconcepibili per un libro per ragazzi ai giorni nostri.

I miei preferiti, dopo il già  citato “Natura”, erano “Mitologia”, “Preistoria” e “Spazio”: quest”ultimo, poi, era una fonte inesauribile di nozioni che mi appassionavano senza mai stancarmi; era un volume fatto veramente bene, dove ogni aspetto dell”astronomia veniva affrontato nel modo più semplice ma esauriente possibile: cavoli, fu lì che lessi la prima volta dello “spostamento verso il rosso”, delle leggende legate alle costellazioni, della densità  delle stelle e della vera natura dei buchi neri; mica male per un libro per “ragazzi”, no?

Una cosa è certa. Non fosse stato per i grandi libri, quello della natura in primis, probabilmente non sarebbe nata la mia passione per la lettura e per l”approfondimento; sono stati quei libri ad aprirmi la mente, a farmi capire che il mondo e l”universo erano un qualcosa da scoprire e conoscere sempre più.

Ho scoperto il sapere, ho scoperto la lettura e da allora la sete è sempre cresciuta.

Certo, senza i romanzi di Lucky Starr scritti da Asimov o Viaggo al centro della terra di Verne probabilmente non sarebbe iniziata tanto presto la mia passione per i romanzi, la fantascienza e l”avventura, ma senza i grandi libri non sarei stato quel che sono, amore per la lettura in primis.

Ecco, dopo tanti anni da oggi quei libri sono di nuovo in casa mia: erano “parcheggiati” in quella che era la casa di mio padre da diversi anni ed oggi ho deciso di riportarli al loro posto; per farlo ho portato in quella casa che, probabilmente, tra alcuni mesi non vedrò più molti volumi comprati decenni fa dai miei genitori che coprono praticamente tutti classici della letteratura italiana e russa.

Qualcuno potrebbe ritenermi un folle, sia per il valore “culturale” che per quello economico di quei volumi, ma onestamente poco mi importa: quei libri erano in casa ad occupare un posto non loro; non erano miei, non lo sono mai stati e mai lo saranno: se vorrò leggere qualcuno di quei classici lo farò su edizioni comprate da  me.

I grandi libri, invece, sono parte di me ed ora fanno di nuovo bella mostra in una delle mie librerie.

Ora il dubbio è: riuscirò a non rileggerli prima di finire la mia coda di lettura?

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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11 risposte

  1. utente anonimo ha detto:

    🙂

    zeb

  2. utente anonimo ha detto:

    Che bello questo post: nostalgico senza sfociare nel melodrammatico e denso di significati. TUOI significati. Ognuno ha ‘cose’ che l’hanno segnato (per non parlare di giornate, ricordi, emozioni,ma queste meritano un capitolo a parte). Ricordo quando mia madre mi portò in biblioteca per la prima volta ed io mi spinsi curiosa tra gli scaffali. Ero piccoletta, non ricordo quanti anni avevo,ma i ripiani mi parevano altissimi. Beh, è un momento che ricordo ancora oggi…che sono vecchia! ehhehe, scherzo! Lizzie

  3. Aries ha detto:

    @Zeb: 🙂

    @Lizzie: hai colto in pieno il tutto, grazie del tuo post 🙂 (PS: vecchia? nahh…. secondo me siamo coetanei o giù di lì 😉 )

  4. quieteblu ha detto:

    :)) grazie per questo post! credo sia uno tra i più ‘veri’ e ‘tuoi’ che abbia mai letto… non che gli altri non lo siano, ma… vabbè credo che tu capisca cosa intendo 🙂

  5. Aries ha detto:

    Ho capito perfettamente e posso solo dirti grazie :)))))

  6. sariti ha detto:

    mi hai fatto tornare indietro nel tempo…quante ore passate con il naso su quelle pagine! che bei momenti legati al giallo di quella copertina! ricordo ancora perfettamente la gioia di quando lo ricevetti… grazie… :.)

  7. Aries ha detto:

    Grazie a te del commento 🙂

  8. LadyAster ha detto:

    “quei libri erano in casa ad occupare un posto non loro; non erano miei, non lo sono mai stati e mai lo saranno: se vorrò leggere qualcuno di quei classici lo farò su edizioni comprate da me.

    I grandi libri, invece, sono parte di me ed ora fanno di nuovo bella mostra in una delle mie librerie.”

    Questo dice tutto.

    Li rileggerai sì, magari tra un libro e un altro, e già  immagino quali espressioni farai… =)

    _L*_

  9. Aries ha detto:

    :)))) sì, mi sa che hai proprio ragione 🙂

  10. utente anonimo ha detto:

    se 1974 è il tuo anno di nascita allora siamo davvero coetanei!lizzie

  11. Aries ha detto:

    Allora lo siamo davvero 😉

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