The Graveyard Book
Ci sono pochi autori, sia scrittori che sceneggiatori o registi, in grado di creare una favola dark ambientata in un cimitero e renderla affascinante, originale e convincente.
Uno di questi, manco a dirlo, è Neil Gaiman, che con The Graveyard Book è riuscito a creare un altro gioiellino da affiancare a Coraline, Stardust e tutte le sue altre opere.
The Graveyard Book ci narra la vita di Bod (abbreviazione di Nobody) Owens, bambino che, salvatosi per miracolo dallo sterminio della sua famiglia, viene adottato da tutti gli abitanti del cimitero vicino al quale si trovava la casa dei suoi genitori.
E così, mentre un bambino comune cresce tra giocattoli, scuola ed amici, Bod cresce tra fantasmi e licantropi, tra vampiri e streghe, tra creature innocue e mostri in attesa; così, mentre un ragazzino a scuola impara a leggere, a scrivere e far di conto, Nobody impara anche, grazie ai suoi tutori, le arti dello svanimento, della paura ed altri piccoli grandi trucchi da fantasma.
Ogni capitolo è una finestra a sé stante su un momento della crescita di Bod, dall”arrivo al cimitero fino ai suoi quindici anni di età quando… no, nessuno spoiler, dovrete leggerlo per sapere cos”accadrà … e così avrete modo di incontrare i Mastini di Dio, i ghoul, la confraternita dei Jack, la signora in bianco e di assistere all”incredibile Macabradanza.
Da sottolineare, poi, l”ampio uso che fa Gaiman di una sua caratteristica peculiare: il non definire coi dettagli alcuni personaggi, il non dar loro un”etichetta, ma permettere invece al lettore di capire di chi si tratta semplicemente attraverso gli indizi che lascia durante la narrazione; è in questo modo che scopriamo chi e cosa è Silas, tutore di Bod e, forse, uno dei personaggi migliori del libro.
Una storia per ragazzi, ma che farà bene a tanti adulti, una storia di crescita, di apprendimento, di legami di sangue e non, una storia da leggere e rileggere.
Un paio di citazioni:
“E’ come chi crede che se va a vivere da qualche altra parte sarà felice, ma poi scopre che non è così che funziona. Ovunque tu vada, porti te stesso con te.”
“Voglio vedere la vita, voglio stringerla tra le mani. Voglio lasciare un”impronta sulla sabbia di un”isola deserta. Voglio giocare a pallone con la gente. Voglio… Voglio tutto”
“Danza una canzone/Bacia i tuoi amori/Scopri il tuo nome/E sepolti tesori…/Affronta la vita/Son affanni e piaceri/Che non sian inesplorate/Le strade di ieri”
Già … “che non siano inesplorate le strade di ieri”.
Da imparare, no?
PS: si nota che mi rifiuto di chiamare questo libro col suo orribile titolo italiano?
Un inno all’educazione e alla saggezza.
Sei bravissimo nelle recensioni, non è la prima che pubblichi vero?
Grazie del complimento 🙂
Beh, ogni volta che finisco un libro ne scrivo una recensione/commento qui e poi li riporto anche su anobii, tutto qui 🙂
Questo finisce dritto dritto nella mia lista dei desideri 😀
Ottimo 🙂
non esiste autore più soppravalutato di gaiman!!!!!!!!!
(seee e i beatles non hanno mai avuto successo 🙂
per curiosità in italiano come lo chiamo???
zeb
Il figlio del cimitero :/
“Il figlio del cimitero”
BWAWAWAWAWAWAWAWAWAWWWAAAA!
Devero
…
Dovrei fare cosi anche io.
Leggo moltissimo ma non faccio mai recensioni, forse perchè leggo prevalentemente thriller, gialli e noir quindi temi chiusi in se stessi ma proverò appena avrò terminato quello che sto leggendo.
Io di solito lo faccio anche con thriller e noir… alla fin fine se leggi qualcosa un segno (positivo o negativo) te lo lascia ed è bello riuscire a rielaborarlo, mi sembra… 🙂
Altro libro da acquistare… decisamente!
🙂
:))))))))
Diventerò il tuo pusher 🙂
Finisco il volume dei paperi che sto leggendo e poi mi ci fiondo anch’io ormai sono arrivato ad un livello di attesa insopportabile
BEN
mi hai incuriosita (il titolo invece me ne faceva stare alla larga!!)…vorrei solo conoscere il titolo del ‘libro dei paperi’ che sta leggendo Ben….
:-))))))))))))))))) LIZZIE
@Ben: sarebbe anche ora 😛
@Lizzie: se lo leggi poi fammi sapere, eh? 🙂