La Jolanda furiosa
Devo ammettere che stavolta sono un po’ deluso.
Non che questo libro della Littizzetto sia brutto o mal scritto, tutt’altro, ma probabilmente ormai mi aspetto fin troppo da ciò che scrive col risultato che il "carino" non è più sufficiente.
Scritto bene, ribadisco, ma molto "standard": ormai la formula è ripetitiva e prevedibile e se in precedenza mi capiva di ridere di gusto, qui al massimo mi trovo a sorridere.
Gli spunti di riflessione ci sono sempre, quelli sì, ma anche quelli non sono sufficienti a farmi ritenere il libro più che discreto.
Il dubbio che mi rimane è che non sia io ad essere diventato troppo esigente ma, anche fosse, potrei farci ben poco.
Mi "accontenterò" di continuare a gustarmi i suoi sketch in tv.
In effetti io mi sono fermato al suo terzo libro.. 🙂
🙂
anche le comparsate in tv sono diventate una bieca riproposizione di cose già viste … dovrebbe prendersi un anno sabbatico e poi tornare con qualche spunto nuovo … almeno secondo me …
Sicuramente un anno sabbatico le sarebbe salutare, anche se “live” mi sembra se la cavi ancora 🙂
Io non conto, sono una Littizzettiana al limite del fanatismo, sara` che riconosco inlei un certo piglio Torinese che ci accomuna… pero` leggo sempre con piacere i suoi interventi su Torino Sette, quello di questa settimana offre spunti di meditazione non banali, IMO:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/torinosette/hrubrica.asp?ID_blog=134
Ciao,
Electra
Molto bello lo spunto che hai linkato, assolutamente. Per il resto: io continuo ad apprezzarla parecchio, ma il libro (e solo quello per ora) mi è sembrato sotto tono 🙂