Amata burocrazia

In questi giorni mi tocca, tra le tante cose, inizia a muovermi per passare a nome mio i contratti di tutte le utenze che erano di mio padre.

Ora, già  la cosa risulta difficile sia per ovvi motivi emotivi (e scusate l’assonanza) che per la ricerca dei vari contratti da gestire, ma devo dire che le varie società  ci mettono del loro per rendere la vita ancora più difficile.

Ora, io capisco che un po’ di “accortezza” sia necessaria e che qualcuno che testimoni la situazione sia d’obbligo, ma è mai possibile che su quattro (per ora) società  contattate non ce ne sia una che abbia le stesse procedure delle altre?

E devo ammettere che di fantasia ce ne vuole per inventarsi tante varianti.

Ricapitolando:

– la Telecom ha fatto tutto (o così sembra) per telefono: il che mi va anche bene, ma mi fa anche chiedere cosa accadrebbe se qualcuno volesse fare un brutto scherzo ad altri…

– l’Enel vuole un fax con la richiesta di voltura che dica esplicitamente che sono l’erede altrimenti pago di più (sic) e, ovviamente (ma qui ci sta), una copia del certificato di morte

– la società  dell’acqua richiede di compilare dei loro moduli e rispedirli anche in mail: tutto carino, non fosse che l’impiegata ha mandato la mail a mezzogiorno e la sto ancora aspettando

– la società  del gas vuole che si vada allo sportello (ergo a 60 km da qui) dotati di più documentazione di quella che sarà  necessaria alla successione oltre ad una marca da bolla da 14 euro e rotti

Ho il timore che il prossimo mi chiederà  di usare direttamente i segnali di fumo.

Ovviamente con una marca da bollo su ogni nuvoletta.