Post in due parti

Parte 1: seconda lezione di inglese

“Noi quando usiamo la A DI DI” (“Add”, NdA)

“Quindi la session…” (pronunciato come scritto, NdA)

“Allora i frid quando possiamo usarli?” (thread, NdA)

“Poi dopo ti facciamo vedere quella refleczion” (reflection, NdA)

“Perché lì hai scritto call?” (anche qui pronunciato come scritto, NdA)

Prossima volta porto il registratore che se no qualcuna mi sfugge…

Parte 2: a seconda dei punti di vista

Mettiamola così.

Se una persona mi parla per tre ore buone piazzando metà  del tempo la sua faccia a 15 centimetri dalla mia.

Se tale persona non sta zitta un istante a pranzo parlando costantemente di questioni informatiche e pure pallose.

Se la stessa suddetta persona tende spesso e volentieri a toccare una spalla od un braccio mentre parla, magari tenendo sempre il viso alla suddetta distanza di 15 centimetri.

Se sempre la stessa personcina continua a parlare a macchinetta mentre sto andandomene, finché per disperazione mi ficco in macchina e tiro su i finestrini.

Ecco, se tutti i punti su elencati si verificano contemporaneamente, le reazioni possibili sono due:

1. se è una topa da paura tendo ad esserne vagamente lieto

2. se è uno sfigato sistemista 40 enne bergamasco mi viene l’istinto di usarlo come punching ball.

Ecco, se qualcuno dovesse avere il dubbio di quale delle due ipotesi si sia verificata oggi, sappia che sento ancora nelle orecchie la musica di Rocky.

Maremma maiala ladra….