Firmino
Spesso leggere quello che molti considerano il libro del momento può essere rischioso: l’aspettativa cresce a tal punto che difficilmente si riesce ad eguagliarla coi fatti.
Purtroppo è questo, per me, il caso di “Firmino”, di Sam Savage.
Pubblicizzato in quarta di copertina come il libro da leggere se leggere è il vostro destino, come la storia che avrebbe riempito il cuore di ogni lettore facendo sì che si riconoscesse nel protagonista, per quanto mi riguarda non si è assolutamente rivelato tale.
Firmino non è una storia di amore per la lettura, di passione pura e semplice verso il mondo dei libri, ma è una storia di solitudine o, se vogliamo, di tante solitudini che ha come punto focale la lettura: Firmino non è “un lettore che ama leggere”, ma è l’unico della sua specie che sa ed ama leggere ed, in quanto tale, è un diverso, un emarginato che trova la propria dimensione esclusivamente nella lettura, che finisce per essere un surrogato della realtà o, peggio, l’unica realtà per il povero protagonista.
Firmino scopre il mondo attraverso i libri, certo, ma scopre un mondo che non esiste, filtrato dai romanzi, filtrato dalla fantasia, filtrato soprattutto dalla totale inesperienza di una vita che non potrà per forze di cose mai avere.
Intendiamoci: se lo si legge come storia di solitudine e di ricerca di un proprio mondo è sicuramente una storia gradevole anche se a volte troppo lenta; ma non si può cercare al suo interno la descrizione del lettore appassionato per il gusto di leggere e crescere: si rimarrebbe delusi, o almeno è quel che è successo a me e, da quel che vedo su Anobii, a metà di coloro che l’hanno letto, mentre l’altra metà l’ha letteralmente adorato.
Come al solito, de gustibus
Love it or hate it.
L’arte è anche questo, e forse un suo pregio!
Buonissimissima giornatissima!
Assolutamente d’accorda 🙂
Un’ottima giornata a te 🙂
Siam tutti d’accorda allora ahah
scusa ti prendevo in giro, ma affettuosamente! =)
Figurati, fai pure :PPPPP
(mamma mia che brutta cosa aver sonno la mattina 😉 )
Carissimo,
concordo con il tuo post. Anche per me Firmino si è rivelato una mezza delusione, proprio per via delle aspettative deluse.
Vedo che ora sei alle prese con A noi vivi. Se non sbaglio è l’utopia di Heinlein che ho letto anch’io. L’ho trovato un lavoro lodevole, ma pesantino! ^_^ buona lettura e al prossimo commento!
Ok, è una delusione. Quindi non lo compro? Ma la copertina è graziosa, però. 🙂
@Roby: mi fa piacere tu abbia avuto la stessa impressione di Firmino 🙂 Stasera finisco Heinlein, poi scriverò ciò che ne penso, ma ti anticipo che mi sta piacendo parecchio.
@Ali: la copertina è graziosa e non sarò certo io a dirti di non comprarlo… magari a te piace 🙂