Tastiere (e cervelli) ergonomici

Situazione 1

“Senta, col nuovo pc, io vorrei una bella tastiera ergonomica, eh?”

Ora, siccome conosco i miei polli cerco di approfondire:

“Ergonomica?”

“Sì, ergonomica!”

“Ma è sicuro?”

“Certo, voglio una tastiera bella piccola ma completa”

Ecco, io ho cercato di spiegargli che “piccola ma completa” non è esattamente il significato letterale di “ergonomica”, ma il fatto che abbia risposto “sì, ma per me così è ergonomica” non mi fa ben sperare….

Situazione 2

Telefonata di un po’ di tempo fa.

“Nel programma che le sto facendo preferisce che i suggerimenti vengano fuori cercando in una tabella apposta oppure li prendiamo dalle descrizioni già  inserite?”

“Beh, se può prendere dalle descrizioni già  inserite è perfetto, va benissimo!”

“Sicuro? Guardi che così non potrà  sistemarsi l’archivio, ma prenderà  tutto ciò che ha già  messo”

“Sì sì, va benissimo”

Oggi.

“Eh, ma qui non hanno senso questi suggerimenti, dovremmo poter modificare le voci!”

(cercando di non sbottare) “E’ esattamente quello che le avevo chiesto nella telefonata che le feci e lei mi ha dato queste indicazioni”

“Ma io pensavo che fosse scontato che dovesse fare così”

“Se fosse stato scontato non gliel’avrei chiesto ESPLICITAMENTE. E lei ESPLICITAMENTE mi ha risposto che lo voleva così”

“Boh, si vede che non ho capito o che ero preso e non ci ho pensato bene”

“Allora la prossima volta mi faccia il favore di dirmi che piuttosto ci risentiamo, così evitiamo lavori inutili”

(e notare che non riuscito a non rispondere che SICURAMENTE non aveva capito dato che per capire ci vuole un mezzo cervello funzionante, maremma maiala ladra)