Uomini
Questo libro ha un’importanza veramente particolare per me.
Anzitutto si tratta del primo libro di Asimov che abbia mai letto in vita mia: mi fu regalato quando avrò avuto otto o nove anni e mi innamorai della scrittura dell’autore fin da allora.
In realtà la copia che mi fu regalata è scomparsa chissà dove per mano di mio padre, ma parecchi mesi fa sono riuscito a ritrovarlo su E-bay assieme ai due volumi che completano l’opera, “Astronavi” e “Robot”.
L’altro aspetto che rende speciale “Uomini” è rappresentato dal fatto che è il primo libro che in 34 anni di vita abbia mai riletto, giusto nei giorni passati: ho sempre pensato che ci fossero troppi libri nuovi da leggere per mettermi anche a rileggere romanzi già assaporati, per quanto belli potessero essere, ma l’occasione di fare una maratona con tutti e tre volumi comprati è stata troppo ghiotta ed ha fatto cadere anche questa mia remora.
Così ho riletto “Uomini”, o meglio, ho riletto “David Starr, il cacciatore dello spazio” e “Lucky Starr e i pirati degli asteroidi”, i due romanzi inclusi nel volume.
Che dire? Dal punto di vista obiettivo il ciclo di Lucky Starr è indubbiamente il più “debole” della produzione Asimoviana, dove la fantascienza fa più che altro da sfondo a storie prettamente gialle o avventurose; eppure i personaggi di Lucky Starr e di John Bigman Jones sono gradevoli, a tratti divertenti e le storie scorrono piacevolmente: non dei capolavori come la Fondazione, ma degli svaghi più che validi senza dubbio.
L’edizione poi è una chicca: la traduzione, in seguito rifatta per gli Oscar Mondadori, presenta alcune arcaicità (ed imprecisioni) deliziose e ci troviamo a leggere di un “vago odore di Cinnamomo” invece che di cannella oppure leggiamo “Nitrogeno” invece di “Azoto”; penso che questo insieme di ricordi e di sapore un po’ retrò contribuisca a dare un valore a questa lettura che non potrei mai replicare con le corrispondenti edizioni Oscar, tant’è che ho subito regalato ad un’amica le copie di due volumi diventate ormai obsolete grazie a questo acquisto d’annata.
Cavoli, sono più nostalgico del solito, sarà l’età ?
Vero..il “ciclo” di Lucky Starr è piacevolissimo…il personaggio è quello che in chiave moderna porebbe essere visto come “il figo” della situazione…
Se avesse avuto modo di evolversi e continuare oggi sarebbe stato un successo parallelo a quello del “Ciclo della Fondazione”.
E…si, mi sa che è l’età …(da che pulpito…!) 😀
Perfettamente d’accordo (tranne per l’età :P).
Tra l’altro non ti sembra che Lucky Starr e Bigman ricordino in qualche modo Dirk Pitt e Al Giordino di Cussler? Ovviamente sto parlando di una similitudine molto alla larga…
Era proprio il paragone che volevo fare io, in particolare per Bigman/Giordino ! 😀
Il caro vecchio Clive mi sa che leggeva Asimov 😀
Noi eravamo a Corralejo…abbiamo passato una giornata splendida a Sotavento, una spiaggia incredibile…ma Cofete purtroppo non ce l’abbiamo fatta…Alloggiando al Nord e avendo una settimana di tempo, ogni volta erano più di due ore di viaggio…visto e considerato anche la loro severità nel rispettare i limiti di velocità …(accidenti c’era guardia civil ovunque ti giravi!)…Comunque è stato da sogno e anche Lanzarote penso non sia da meno!
A casa abbiamo sia “Uomini” che il ciclo di “Lucky Starr”, appena ho un attimo li leggo…
Interessante recensione…
Poi sappimi dire che ne pensi 🙂