Polvere nel vento

Un piacevole scambio epistolar-elettronico con LadyDoor mi ha, oltre a farmi scoprire parecchia buona musica che non conoscevo, ricordato come mi sono macchiato di una grave colpa a cui mi accingo stasera a porre tardivo rimedio.

Dust in the wind è uno di quei pezzi che raccontano il modo di sentire di ognuno di noi in almeno qualche momento della nostra vita: quando tutto perde di significato, quando nulla sembra importare, quando ci rendiamo conto che qualunque cosa faremo saremo sempre una particella infinitesima nei confronti dell’universo.

Ed allora perché lottare, si potrebbe pensare, perché ostinarsi? Tanto vale lasciar perdere, no? Ed invece penso sia proprio qui il vero significato dietro questa canzone, o perlomeno mi piace crederlo: se siamo polvere, se torneremo ad essere polvere, allora forse potremmo fare la differenza imparando a non dare più tanto peso solo a noi stessi, ma imparando a conoscere il valore di ciò che ci circonda e, soprattutto, di chi ci circonda.

Da soli siamo granelli, ma tutti insieme diventiamo un qualcosa di più grande ed indistinguibile.

Proprio come la polvere

E’ finalmente in radioblog.
Buon ascolto.

Chiudo gli occhi
Solo per un momento
E quel momento è sparito
Tutti i miei sogni
Passano davanti ai miei occhi
Polvere nel vento
Tutto ciò che siamo è polvere nel vento

Solita vecchia canzone
Solo una goccia d’acqua
Nel mare sconfinato
Tutto ciò che facciamo
Crolla a terra
Anche se ci rifiutiamo di vederlo
Polvere nel vento
Tutto ciò che siamo è polvere nel vento

Ora, non insistere
Nulla dura per sempre
Tranne la terra ed il cielo
Tutto fugge via
E tutto il tuo denaro non comprerà un altro minuto

Polvere nel vento
Tutto ciò che siamo è polvere nel vento
Polvere nel vento
Tutto è polvere nel vento

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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4 risposte

  1. utente anonimo ha detto:

    “…se siamo polvere, se torneremo ad essere polvere, allora forse potremmo fare la differenza imparando a non dare più tanto peso solo a noi stessi, ma imparando a conoscere il valore di ciò che ci circonda e, soprattutto, di chi ci circonda…”

    Tu pensa che questa era una delle canzoni che cantavo (piccola radio umana) durante i viaggi nei giorni africani a cui avevo già  accennato.

    Quel sentire non avresti potuto descriverlo meglio… ^^

    Chiara

  2. Aries ha detto:

    Non avresti potuto dirmi cosa più bella, grazie 🙂

  3. caterinapin ha detto:

    Bellissima, non la conoscevo…

    Grazie!

    :*

  4. Aries ha detto:

    Grazie a te: mi fa sempre un gran piacere sapere di far conoscere belle canzoni agli amici 🙂

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