Schiaffo alla miseria
Siccome tutti ogni tanto dobbiamo fare penitenza, oggi mi è toccato accompagnare Sweetie in quel luogo di follia e perdizione monetaria che risponde al nome di Rinascente (ciao Ali).
Il ragionamento, quasi logico in sé, era che passato il Natale ed iniziando i saldi tra una settimana, avremmo trovato il luogo relativamente vuoto.
Giusto?
Sbagliato, ovviamente.
Ogni piano (che non fossero casalinghi o lenzuola) era brulicante di formiche a due zampe alla ricerca dell’ennesimo capo ultafashionultracostoso.
Ed io, come ben si sa, mi trovo bene in questi luoghi quanto un tacchino nel forno.
Ma non è di questo che volevo parlare stasera, bensì dell’ultimo piano del suddetto luogo di perdizione, che è stato recentemente trasformato nella rappresentazione tridimensionale del concetto di "snob in cucina": tra un sushi bar ed un mozzarella bar (giuro) sono stati piazzati scaffali pieni di (si presuppone) delicatessen per palati fini, roba che Peck, in confronto, sembra un mercato per straccioni.
E, girando per questi strani scaffali in cui si comprano biscotti come fossero gioielli, ho avuto una visione che non penso scorderò in vita mia.
Un barattolo di caffé.
400 grammi
Sa’l cazzo di quale provenienza.
90 euro.
Lo ripeto lentamente se non fosse chiaro: quattrocentogrammidicafféanovantafottutissimieurol’animaccialoro.
Ora.
Gentili signori della Rinascente.
Sappiate che se il sottoscritto dovesse mai comprare un barattolo di caffé a 90 euro si aspetterebbe quanto segue:
1. Che il caffé provochi al palato un orgasmo al confronto del quale nessun rapporto sessuale passato, presente o futuro potrà mai sembrare accettabile.
2. Che il suddetto barattolo sia stato preparato da una figona brasiliana in topless che ha tostato personalmente ogni singolo chicco verificandone l’adeguata preparazione
3. Che il suddetto barattolo e la suddetta brasiliana mi vengano direttamente recapitati a casa
4. Che il suddetto barattolo e la suddetta brasiliana, durante la suddetta consegna, rechino su di sé la scritta "Fai di noi ciò che vuoi e sii felice a lungo"
5. Che i 90 euro mi vengano comunque rimborsati se non dovessi trovare il caffé e/o la suddetta brasiliana di mio gradimento.
Cordiali saluti e ‘sticazzi.
Poi chiamano oro nero il petrolio…
O_o
Mah…ma i soldi non valgono proprio piu’ niente? Eppure io faccio ancora fatica a guadagnarmeli…mi sembra una vera mancanza di rispetto, per chi lavora davvero e per chi non puo’ permettersi nemmeno il caffe’ da dieci euro al Kg….
A.L.
mah…
(eppure c’è gente che compra ‘sta robe a prezzi così esagerati)
Il problema è che a Milano c’è tanta puzza perchè quasi tutti i milanesi hanno la puzza sotto il naso. E poi, come ben si sa, questo luogo di perdizione chiamato Rinascente è luogo ove gli Americani si ammassano a frotte mostrando al mondo intero che, benchè il dollaro sia ormai una moneta con cui pulirsi il deretano, loro sono comunque ricchi e spendono caterve di denaro. Mi trattengo altrimenti diventerei troppo volgare.
ehehehe
Questa è Milano, caro mio!
E poi sfido il milanese medio (quello che non ha proprio tanti soldi da buttare al vento o che non sia caduto dal seggiolone sbattendo la testa quando era piccolo) a comprare un qualsiasi genere alimentare alla Rinascente…
Non bevo mai caffe,ma per la brasiliana uno sforzo l’ho farei! 😛
Min**ia! O___________o
@Pollon: esattamente la prima parte di ciò che ho detto quando ho visto l’etichetta 🙂
Poi ho proseguito 😛
Io, pur esigendo le stesse caratteristiche da te elencate, esigerei a gran voce uno sconto di cinquanta euro sul prezzo di listino!
per la metà ti faccio le stesse cose che ti farebbe la brasiliana….
@Fioco: esagerato 😛
@Zeb: vuoi dire che mi dai tu la metà ? Tirchione 😛