Affidabile
Osservandomi intorno negli ultimi mesi mi è sorta una domanda sempre più impellente: ma la parola data conta ancora per qualcuno?
E’ ovviamente una domanda retorica, ma spesso rimango ancora, forse per mia colpa, stupito da quanto ormai conti poco per tante persone.
Personalmente considero l’affidabilità una delle doti più importanti di una persona, uno dei punti fondamentali perché ci si possa fidare di lei, ecco perché non è mia abitudine fare promesse o prendere impegni se non sono sicuro al 100% di poterli mantenere: piuttosto metto diecimila mani avanti, avverto che potrebbero esserci contrattempi, ma non garantisco mai che farò sicuramente una cosa se non sono certo che sarà così… la mia parola è per me un impegno serio, non un qualcosa che sì, ho dato, ma magari potrei anche cambiare idea.
Questo è il punto: per quanto mi riguarda dare la mia parola vuol dire comunicare a qualcuno che potrò contare su di me, appoggiarsi almeno un secondo sulle mie spalle, sapere che un proprio piccolo o grande problema è almeno in parte risolto; venir meno alla parola data equivale a tradire quella fiducia e, per come la vedo io, essere ben poco meritevoli di una qualunque forma di stima.
Occhio, ovviamente i contrattempi, gli imprevisti o i periodi neri possono capitare a chiunque, ma, a meno di qualcosa che capiti 10 minuti prima dell’impegno preso, c’è sempre tutto il tempo ALMENO di avvertire per permettere a chi contava su quell’aiuto di cercare altrove e di non rimanere culo a terra: è segno di rispetto, è segno di maturità, è segno di stima reciproca, è qualcosa che si va sempre più perdendo.
Ecco, l’inaffidabilità in questi casi è per me un tradimento di fiducia e, soprattutto in un rapporto d’amicizia, tradire la fiducia equivale a tradire il rapporto stesso, a negarlo ed a relegarlo in un ruolo secondario, che è forse quello reale nel cuore di alcuni: inutile riempirsi la bocca di belle parole, di amicizie sconvolgenti, se poi a quelle parole segue, prima o poi, un tradimento della fiducia; se a belle parole seguono comportamenti non altrettanto belli le parole si riducono ad un mero ornamento… e la merda, anche se ornata, merda rimane.
Inutile quindi dire che nella mia vita non c’è spazio per "amici inaffidabili": preferisco concentrarmi su persone che meritano la mia fiducia e che sanno potranno sempre fidarsi di me, tutti gli altri rimarranno (o diventeranno) semplici conoscenti e trattati come tali.
…tirare il pacco, si dice da noi.
Io ne ho una quantita’ esorbitante, di pacchi…
Sara’ mica uno sport?
A.L.
io non ho amici, solo una grande quantità di conoscenti. gli amici sono le persone affidabili di cui parli, quelle di cui ti fidi al 100% e io non mi fido di persone che non vedono l’ora di fregarti e pugnalarti alle spalle. ‘sti stronzi!
Hmmm… Io sono un pò allocca… do fiducia gratuita a tutti… Più che altro perchè penso che non hanno motivo di pugnalarmi… Però se vengo pugnalata poi faccio male…
Prestami 2-3 mila euro per finire di comprare i mobili. Hai la mia parola, te li ridò. 😛
Con me sfondi una porta aperta lo sai vero?
Io sono cresciuta in una famiglia dove per papà una stratta di mano valeva una firma su una cambiale, quindi ti puoi immaginare come mi senta aliena in questo mondo…
Ho postato uno scritto sull’amicizia anch’io oggi…
Un forte abbraccio
Cate 😉
…mi sento un po in colpa…retroattivamente 🙁
L’affidabilità è variabile in base all’amicizia o all’interesse prettamente egoistico che una persona puo avere per un’altra.
Sinceramente non mi piace l’affidabilità dei “ruffiani”,preferisco il ritardo naturale/comportamentale di una persona che stimo e mi stima.
Ovviamente ogni caso fà specie a sè. 🙂
@A.L.: non è solo tirare il pacco, perché pacco può essere anche un appuntamento mancato, è qualcosa di pegigo per me…
@Siana: io sono fortunato, alcuni amici di cui mi fido al 100% ce li ho…
@Little: anch’io faccio molto male nel caso…
@Ali: tu hai appena paccato :))))))
@Cate: ora corro a leggerti, ma vedo che le cose in comune sono sempre di più 🙂
@Rizard: non devi, nel tuo caso non si è trattato minimamente di quel che ho scritto qui, solo pura e semplice sfiga 🙂
@Fabio: direi che concordo con te, ovviamente i “ruffiani” tendo a tenerli ben a distanza… ma mai quanto i finti amici, che si vantano di esserlo per poi lasciarti culo a terra 😉
Per me è la stessa cosa. Ecco perchè penso ventimila volte una cosa prima di aprire bocca. Proprio perchè non mi piace dire una cosa e poi non poterla fare. Ma molte persone lo fanno e lo sai perchè? Perchè danno per scontato il fatto che un amico ti rimane sempre viciono quanto LORO hanno bisogno, non quando l’amico ne ha. C’è un detto che dice: “non dare un amico per scontato. Potresti svegliarti un mattino e renderti conto di aver perso un diamante mentre eri intento a raccogliere pietre”…
Pochi capiscono…
e chi potrebbe non darti ragione?
epperò a parole è tutto facile… mi è capitato più di una volta di non riuscire a fare ciò che avevo promesso… non è bello nemmeno trovarsi da questa parte, anzi lo odio di più che stare dall’altra: di là ti incazzi, ci rimani male e tutto il resto, ma quando sei tu a sbagliare come li zittisci i sensi di colpa? E il peggio è che so che ci ricascherò, perchè uno si può impegnare a correggere i lati sbagliati del carattere, ma appena abbassi la guardia questo ti rifrega.
Sob.
@Hibernia: già , veramente pochi…
@Quieteblu: però, vedi, già la tua situazione mi sembra diversa… tu i sensi di colpa ce li hai ed io ribadisco che spesso basta avvertire che le situazioni sono cambiate. Io mi riferisco soprattutto a coloro a cui, alla fine, non frega niente.
Bisogna ammettere che hai ragione. Personalmente ho il brutto vizio di, nn dico promettere ma affermare cose che potrei fare ma che alla fine procrastino. Questo perchè ho una bassa soglia di attenzione e la mia mente vola a destra e a manca. Percui se vi dico che posso fare qualcosa, a meno che nn si tratti di cose istantanee, caricate la pazienza!
@Nix: l’importante è che avvisi prima, almeno uno non ha aspettative 😉