Non arrenderti

Nel 1986, Peter Gabriel uscì con una canzone che parlava di solitudine interiore, di senso di fallimento, della necessità di lottare.

Don’t Give Up, questo il titolo, venne scritta da Gabriel nell’85 dopo una specie di esaurimento nervoso che lo portò a rendersi conto di quanto sia facile, ad un certo punto, sentir la voglia di mollare tutto e di quanto in quei casi sia importante la presenza di chi ci è accanto: vedere poi in quel periodo uno speciale televisivo sulla disoccupazione e sulle famiglie di chi è senza lavoro fu lo stimolo aggiuntivo per la stesura di questo piccolo grande gioiello.

Scritta in origine per essere cantata come solista, venne poi modificata nel testo per trasformarla in un duetto emozionante ed evocativo, grazie anche alla voce sofferente di Kate Bush.

E’ una canzone che penso molti possano sentire propria.
Le difficoltà nell’andare avanti, la voglia di arrendersi, di sparire, sono esperienze che tante volte ognuno di noi ha sicuramente avuto modo di vivere ed è in questi momenti che una voce che dice "io credo in te", che dice "sii fiero di te stesso", che ripete "tu hai me, hai noi" non è detto che sia la soluzione, ma è indubbiamente la mano più importante che si possa ricevere.

E’ una canzone vera, la cosa più importante è questa.

La aggiungo alla radio blog, spero piaccia.

In questa terra fiera in cui siamo cresciuti forti
Siamo sempre stati voluti
Mi hanno insegnato a lottare, mi hanno insegnato a vincere
Non ho mai pensato di poter fallire

Non è rimasta nessuna lotta o così sembra
Sono un uomo abbandonato da tutti i suoi sogni
Ho cambiato volto, ho cambiato nome
Ma nessuno ti vuole quando perdi

Non arrenderti
Perché hai degli amici
Non arrenderti
Non sei ancora sconfitto
Non arrenderti
So che ce la puoi fare

Anche se l’avevo visto succedere
Non pensavo sarebbe capitato a me
Pensavo saremmo stati gli ultimi ad andarcene
E’ così strano il modo in cui le cose cambiano

Ho guidato di notte verso casa mia
Al posto dove sono nato, sul lago
Quando è nato il giorno ho visto la terra
Gli alberi erano stati bruciati

Non arrenderti
Hai ancora noi
Non arrenderti
Non hai bisogno di molto
Non arrenderti
Perché da qualche parte c’è un luogo a cui apparteniamo

Solleva la testa
Ti preoccupi troppo
Andrà tutto bene
Quando i tempi diventano duri
Puoi appoggiarti a noi
Non arrenderti
Ti prego, non arrenderti

Devo andare fuori da qui
Non lo sopporto più
Andrò su quel ponte
E guarderò fisso verso il basso
Qualunque cosa arrivi
Quel fiume continuerà a scorrere
Quel fiume continuerà a scorrere

Mi sono trasferito in un’altra città
Ho provato ad adattarmi
Per ogni lavoro ci sono così tanti uomini
Così tanti uomini di cui nessuno ha bisogno

Non arrenderti
Perché hai degli amici
Non arrenderti
Non sei il solo
Non arrenderti
Non hai motivo di vergognarti
Non arrenderti
Hai ancora noi
Non arrenderti
Siamo fieri di chi sei
Non arrenderti
Sai che non è mai stato facile
Non arrenderti
Perché credo che da qualche parte
Ci sia un posto a cui apparteniamo

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. utente anonimo ha detto:

    è uno dei miei pezzi preferiti. il fatto di averlo davanti algi occhi ora, in questo momento, mi aiuta a riflettere…

    tuank u

    glass

  2. Aries ha detto:

    Sembra fatto apposta… e forse fa anche più piacere per questo.

    Un abbraccio.

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