Un filo di commozione
E’ quel che sto provando in questo preciso istante.
Sto lavorando da casa ed all’improvviso ho sentito provenire dal cortile sul retro la musica di una tromba, di una batteria e di un flauto.
Possibile che fossero loro?
Sì, erano loro: i suonatori che tanti anni fa venivano sotto Natale a suonare cortile per cortile per tirare su qualche spiccio.
Ero piccolo e mi ricordo la gioia che sentivo ogni volta che passavano e pregavo mia madre di buttar giù qualcosa: facevamo un pacchettino di carta, con dentro mille o duemila lire, magari con qualche moneta per appesantire, e poi io li buttavo giù, sperando li vedessero ed alzassero la testa per salutarmi, cosa che avveniva ogni volta rendendomi ancora più contento.
Erano anni che non ci pensavo e che non li sentivo: poco fa li ho riconosciuti subito, ho guardato ed ho visto questi tre vecchietti con un vecchio berretto di una banda… sono corso in cucina, ho messo in un foglio di carta 4 euro (gli spicci che avevo) e glieli ho lanciati… il loro raccoglitore li ha visti, li ha presi e mi ha fatto un saluto.
Ed ora sono qui con gli occhi lucidi a ringraziarli per aver risvegliato quel ricordo.
Mamma mia Aries! Hai fatto venire gli occhi lucidi anche a me!Mi hai ricordato che anche da me, in Sicilia, passa ogni anno un vecchietto con la cornamusa che suona le melodie natalizie…..io ancora oggi, quando sono lì, corro alla finestra e mi faccio coccolare il cuore da quel suono e dagli occhi dolci di quel vecchietto.
Sono emozioni che toccano corde nascoste….
Ti sto rispondendo via email, un sms non basta! 🙂
Già … emozioni sopite ma basilari, che si risvegliano in un attimo come non si fossero mai addormentate. Ed anch’io oggi sono corso ed una parte di me avrebbe voluto che non se ne andassero più 🙂
Ma la bellezza è strettamente legata anche alla fugacità di quel momento.Corriamo alla finestra perchè sappiamo che poi passeranno oltre e la musica si disperderà tra le vie.C’è un aforisma meraviglioso e spietato che dice “Un arcobaleno che sta lì per un’ora non lo guarda più nessuno”. Sei d’accordo?Come noti mi sono svegliata filosofica! ;P
Sì, penso tu abbia perfettamente ragione…. aggiungici che proprio 10 minuti dopo li ho sentiti ancora in lontananza da un altro cortile: ed anche lì l’emozione è stata forte, quella consapevolezza che stavano donando a qualcun altro quella piccola grande emozione che io avevo appena assaporato 😉
Che dici? Siamo due filosofi? :)))
uh… dalle mie parti si vedono solo raramente e proprio sotto le feste… li adoro anch’io, speriamo passino anche quest’anno!!!
Fra
nostalgia canaglia! qua si chiamano zampognari 🙂
da piccola non gli ho mai lanciato una lira perché eravamo al quinto piano e qualsiasi cosa si lanciasse andava sempre a finire nel giardino dell’odiosa signora del piano terra…
@glasss: in realtà non sono veri e propri zampognari (che, appunto, usano zampogne ed hanno un abbigliamento caratteristico), ma si tratta di ex appartenenti a qualche banda folcloristica 🙂
Pensa: anch’io sto al quinto, ma per fortuna non ho problemi a lanciare in maniera tale da fare arrivare il pacchetto 😉
Bellissima scenetta e tenere emozioni.
@Fully: #^__^#
anche qui passano, ma sono solo in 2 e con dei “flauti” … cioè, più grossi dei flauti …SCUSATE L’IGNORANZA!!! come mai erano già in giro, però? mancano praticamente 2 mesi al Natale! e ODIO che in giro le luminarie siano già accese e che al supermercato vendano torroni e panettoni già da 2 settimane buone!!! il Natale si deve festeggiare solo A NATALE! il cibo particolare si mangia solo in quel periodo !!! consumismo? Lo so, lo so, ma non mi piace vedere GIA’ in giro tutta questa roba così presto …
Barbara -polemicacomesempre-
Sono d’accordo con te sul fatto che Natale va sentito a dicembre e non alla prima settimana di novembre… devo dire però che, sebbene fossero più frequenti sotto natale, i suddetti suonatori li ho ascoltati un po’ tutto l’anno quand’ero piccolo, per cui non mi pongo il problema (tant’è che di canzoni natalizie non ne hanno suonate 😀 )
Si si li ricordo con gioia anch’io anche se a Milano si vedevano molto poco … però effettivamente mancan 2 mesi a Natale, vogliono anticipare e fregare la concorrenza?? 🙂
@vanpeltmi: ti dirò, anch’io sono a Milano e da piccolo ne vedono non dico tanti, ma diversi… dipenderà dalle zone?
Come da Lostris, anche da noi veniva il vecchiarello con la cornamusa, ‘U’ ciaramiddaru’ , come si chiama da noi.
Tutti i miei cuginetti venivano a casa mia per sentirlo.
Mia madre gli offriva sempre un bicchiere di liquore.
Adesso il nipote ha preso il suo posto, e anche se ormai i miei cugini sono belli che grandi, qualcuno pure sposato, ogni tanto lo invitiamo in occasione di qualche cenone.
Non è bravo come il nonno, ogni tanto stona di brutto, ma anno dopo anno impara a suonare meglio 🙂
:)))))