Riflessioni al buio
Ormai la mia qualifica di "animale notturno" è ben nota e, forse, sono un po’ monotono sull’argomento, però giusto ieri sera mi sono di nuovo accorto di una cosa: s volte la luce è veramente invadente.
Provate a guidare di sera, come ho fatto io ieri, su una strada che costeggia il lago con unici elementi luminosi i paesi sull’altra sponda e le rare macchine che si incontrano: in breve ci si sente diventare un tutt’uno con ciò che si trova intorno e che scorre fuori dai finestrini, con come unica (o quasi) compagna di viaggio la musica che esce dall’autoradio ad un volume sicuramente più basso rispetto al giorno.
Sono momenti che vorrei non finissero mai, in cui mi sento cullato, avvolto, coccolato, in cui sento le persone che eventualmente mi sono accanto come intimi complici nella condivisione di un’esperienza per pochi, in cui le chiacchiere stesse si fanno più dolci, più soft, più personali.
E’ una magia che si replica ogni volta.
Poi, all’improvviso, arriva la luce di una fabbrica, di una città, di un locale ed ecco che la magia si dissolve, come quando suonano alla porta proprio mentre stiamo per dare il primo bacio ad una persona che abbiamo corteggiato a lungo.
Sì, la luce certe volte è veramente invadente… fortuna che poi la magia ritorna, basta saperla aspettare e gustare.
E’ molto suggestivo.. mi immagino sullo sfondo le note di montecarlonight.. o il suono di un sax.. un bel blues.. e le ombre che scorrono veloci..
io però ho difficoltà a guidare la notte. Proprio per la luce, mi abbaglia.. vedo i fari e non riesco a distinguere cosa c’è dietro.. se un camion o una 600.. fortuna che non sono una gran pilota, praticamente guido solo in città .
Io invece adoro guidare di notte, molto più che di giorno… però le immagini che hai richiamato sono perfettamente intonate a ciò che dicevo. Grazie 🙂
Non c’entra (come la maggior parte dei miei commenti)… ma mi hai fatto rivivere l’emozione del passare sulla sopraelevata a Genova di notte: da una parte il mare e i traghetti della
Tirrenia, le navi della Costa, l’Expo ed il Bigo e dall’altra parte, quasi
un altro angolo di mondo, i palazzi sulle alture, Principe, il Miramare,
Sottoripa, via Gramsci e via Prè… Mai passato di lì? 🙂
Sì, ci sono passato ben più di una volta ed hai perfettamente ragione: le sensazioni sono molto simili… ed a catena mi hai fatto tornare alla mente una notte, la vigilia di Natale, quando stavo andando da Firenze dove mi trovavo alla casa di mio padre, percorrendo il tratto di autostrada che porta fino alla A26: il mare di notte, le poche luci, il silenzio…. ricorda niente? 🙂
Sono perfettamente d’accordo con te, c’è troppa luce artificiale a sproposito e nei posti meno opportuni 😉
@Laura: già già già 🙂