Poteva essere una tragedia vol. 2

Ebbene sì, anche oggi poteva essere una tragedia.

Avevamo deciso di farci il Ferragosto un po’ in svacco, con una gitarella improvvisata al pomeriggio: dove si va, dove non si va, Sweetie propone Varenna, sul lago di Lecco, che dice essere carinissima; per me va bene e ci mettiamo in viaggio.

Di traffico neanche l’ombra: sarà che è l’una e tutti sono divisi tra l’abbuffarsi ed il digerire, ma riusciamo a raggiungere in fretta il paesello lombardo… tutto bene, non fosse che rimane il problema parcheggio: di qua tutto pieno, di là pure, di là non se ne parla, proviamo a seguire questa strada…. non fosse che "questa strada" si rivela un unico percorso di tornanti senza alcuno spazio per fare inversione di marcia: strada stretta, roccia da un lato e strapiombo dall’altro… certo, vediamo un bellissimo panorama del lago dall’alto, ma non era esattamente questra la nostra intenzione, maremma cignala!

Dopo 35 minuti di salita (altitudine raggiunta 900 metri, tutti di tornanti), con Sweetie che, serafica, se ne esce con un "mi sa che la cosa ci sta sfuggendo di mano…", riusciamo ad infilarci in un paesino, a fare inversione ed a tornare indietro: arrivati di nuovo a Varenna ci rendiamo conto che non c’è verso di lasciare la macchina se non in mezzo ad un incrocio, quindi proviamo a recarci alla vicina Bellano…. e manco a dirlo pure qui il parcheggio è un miraggio nel deserto.

Sweetie, dolorante alla schiena e scazzata per le ormai 2 ore e mezza in auto, propone Lecco come ultima spiaggia: e Lecco sia.

Arriviamo al capoluogo, cerchiamo di trovare il lungolago (avendo sbagliato l’uscita) e ci rendiamo conto che basta seguire la coda (sigh): di nuovo alla ricerca di un posto, finalmente si materializza davanti a noi un benedetto parcheggio a pagamento con POSTI DISPONIBILI!!!

Finalmente si scende, sgranchiamo le ossa e passeggiamo tra le bancarelle sul lungolago, onestamente più tristi di quando eravamo noi ad esporre: la temperatura è gradevole, un gelato si mangia volentieri e, camminando camminando, nasce anche il languorino che ci porta a comprare degli ottimi salatini in una pasticceria fortunatamente aperta.

Un giretto di un paio d’ore e poi rientro a casa, fortunatamente senza traffico, almeno questo…

Ecco, basta poco per risistemare una giornata che, di nuovo, poteva finire in maniera tristissima: col tempo che abbiamo trascorso in auto oggi avremmo potuto fare milano/bologna/milano, porca zozza.. almeno la consolazione del lungolago ce la siamo meritata, no?

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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4 risposte

  1. marcyblog ha detto:

    So solo che vedo la tua faccia sui tornanti…!!!!!!!

  2. Aries ha detto:

    Faccia e madonne relative, prego :////

  3. Blutriskell ha detto:

    Sono anni che il 15 agosto preferisco star rintanata a casa, pace e silenzio: sono tutti al mare 🙂

  4. Aries ha detto:

    @Blutriskell: saggia donna 😉

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