Metter via

Ora, io so benissimo di non potermi lamentare: Sweetie si sbatte tanto in casa ed è diventata una fiera padrona del proprio domicilio.

So anche quanto sia difficile passare dall’essere una generatrice automatica di entropia ad una quasi riordinatrice compulsiva.

So tutto questo e lo capisco.

Quel che però non so è come riuscire a comunicare alla mia dolce compagna di vita che l’atto del "mettere via le cose in disordine" è propedeutico, complementare e non può prescindere dall’altro atto del "recuperare le cose messe via in precedenza".

Già, perché oltre ai famosi teli mare che ormai riteniamo partiti per una missione  segreta di importanza internazionale, oggi c’è stato il rischio di veder sparire, nell’ordine, due alimentatori per palmari, due cavetti porta cellulari e dulcis in fundo un palmare.

Dov’erano? Un palmare ed un alimentatore nel comodino di Sweetie (commento di lei "ecco perché! li avevo usati, ma non li avevo messi via!" ), i due cavetti erano sotto un ripiano (commento di Sweetie "visto che sei stato così bravo, non è che mi trovi anche il terzo?") ed infine il secondo alimentatore era… al suo posto! Ed in questo caso la perla è stata: "ecco, perché non lo trovavo! Era al suo posto, chi mai ci avrebbe pensato?"

Le cose sono due: o la strozzo o la brevetto