Visite a domicilio
E’ appena passato mio padre.
E’ venuto con due conoscenti per una commissione per conto loro: ovviamente non mi ha avvertito prima sull’orario, così ha anche rischiato di non trovarmi dato il casotto di queste giornate, ma tant’è.
Però… però…
Mi sono trovato come un bambino a cercare di mostrargli le novità in casa dall’ultima volta (oltre un anno fa) che era passato: ho cercato di mostrargli i quadri comprati con Sweetie, di parlargli della macchina nuova, di parlare di Stitch…
Non so neanch’io perché: un gesto di approvazione, di gradimento?
Niente, è venuto, ha guardato i fiori sul balcone (mai visti fiori qui prima che arrivasse Sweetie), ha commentato le dimensioni di Stitch, ha fatto la commissione per cui è venuto e se ne è andato.
20 minuti in tutto e lui dista un’ora da qui.
Ed io? Io sono come al solito combattutto tra la rassegnazione (dato che ormai lo conosco) e l’amarezza che solo un figlio deluso può provare.
Va beh, torno al lavoro.
io ormai ho capito: se un genitore non dice niente vuol dire che approva….quando non approvano qualcosa parlano…pure troppo.
Non so. I genitori a volte son difficili da capire… io ci ho rinunciato da un pezzo… :-((((
Ti capisco, comunque…
Noemi
@puglia: sarà anche così, ma onestamente dati molti aspetti del nostro passato non mi basta. Proprio per niente.
@Noemi: già , anch’io dovrei rinunciare, ma hai presente quel bambino di 8 anni che ognuno ha in sé e che vuole fare bella figura col babbo? Ecco, quel moccioso bastardo ogni tanto si fa ancora vivo…
Oh, sì, sì, anch’io faccio come te. Poi ci rimango male e mi do allegramente della cogliona… :-)))
E se tuo papà avesse solo qualche difficoltà a esprimere quanto è fiero invece di suo figlio? Guardalo negli occhi, si dice che quelli non mentono mai…
E.