Il punto
Facciamo un secondo il punto della situazione.
A Macerata una ragazza con gravi problemi di tossicodipendenza viene trovata morta e viene accusato lo spacciatore che sembra l’abbia fatta a pezzi e ne abbia occultato il cadavere.
Rabbia verso “gli immigrati di merda” e, già che ci siamo, una bella sparatoria fascista contro gente di colore colpevole solo di avere la pelle scura. Il risultato? Siamo in campagna elettorale, per cui i nomi più in vista della scena politica si dividono tra l’accusare la violenza e usare giri di parole o, direttamente, dire che alla fine la colpa è delle vittime, perché erano in Italia.
Già.
Nel frattempo viene fuori che forse la ragazza è morta di overdose è che lo spacciatore l’ha occultata e fatta a pezzi perché terrorizzato. Non che non sia gravissimo e non vada perseguito, chiariamolo, ma potrebbe non averla uccisa.
Ma proseguiamo, perché ieri il Corriere pubblica questo articolo, dove parla di questo santo ultraquarantenne che, poverino, soffre al pensiero della ragazza morta. Soffre, perché lui l’ha caricata, le ha dato cinquanta euro, l’ha scopata in uno scantinato e poi l’ha rimessa in strada. Però, se avesse saputo, l’avrebbe salvata.
Il tutto contornato da frasi romantiche tipo “ha con sé soltanto la sua bellezza e decide di venderla a lui” (occhio: è lei che ha deciso di venderla a lui, lui ha solo colto l’occasione). Perché lui ci “ha fatto sesso” e poi l’ha lasciata in stazione. E ora si vergogna un po’.
Si.
Vergogna.
Un po’.
Uno, a questo punto, si aspetterebbe una sorta di reazione violenta similare nei confronti di quest’uomo, no? Per coerenza.
E invece.
Perché il problema non è se una ragazza viene molestata, violentata, fatta prostituire, uccisa o fatta pezzi (o una combinazione di una di queste). No. Il problema è se a farlo è una persona di colore.
Che negli altri casi, si sa, l’uomo è cacciatore e le donne tutte un po’ troie, tranne le mamme e le sorelle.
Pochi giorni per mostrare quanto questo paese sia sempre più in mano a fascisti, razzisti e misogini. E che tutti e tre abbiano sempre la stessa faccia.
E se non vi sembra ci sia un problema, se ciò che vi ho raccontato brevemente vi sembra normale, allora siete interamente parte del problema.
PS: ieri un tramviere milanese di quarant’anni è stato arrestato per il sospetto omicidio di una ventenne. Repubblica ci tiene a ricordare il passato difficile della ragazza, perché meglio sia chiaro. Ma a parte questo: avete visto qualcuno andare in giro a sparare ai tramvieri in questi giorni? No, eh? Che strano.