Paletti
Sono giorni in cui sto accumulando tensione e, me ne rendo conto, se una parte nasce da situazioni personali che mi hanno amareggiato, molto più consistente è l’influenza di fastidi lavorativi.
Il grosso problema è che, per natura, faccio molta fatica a fregarmene, a farmi scorrere addosso fastidi e pensieri, a mettere da parte situazioni: l’istinto è cercare di risolvere, di prendere carico, anche quando i modi e i tempi direbbero il contrario.
Ma questo istinto ha un costo e quel costo sta diventando eccessivo.
Sono giorni che non riesco a rilassarmi davvero, giorni in cui l’accumulo di nervoso non si sfoga in nessuna direzione, giorni in cui anche il sonno finisce per essere influenzato dall’umore.
Non va bene, non posso permettermelo, non voglio permettermelo.
Quindi il primo passo sarà, da domani, disattivare la posta del lavoro sul cellulare al di fuori degli orari lavorativi: sembra banale e scontato, ma non lo è. È una scelta che ho avuto il coraggio (sì, coraggio) di fare solo quest’estate e che pensavo non dovesse essere necessaria con l’arrivo dell’autunno: sbagliavo, ne prendo atto.
Da domani iniziamo a mettere paletti fisici, visto che quelli mentali non riesco per ora a gestirli.
Me lo devo.
Cosa celebri oggi?
Ho appena terminato di scrivere il primo articolo nato apposta per serial freaks. Domani lo verificherò e poi lo manderò in revisione.
Ci ho lavorato tutta sera eppure, in questo caso, non ho sentito la stanchezza.