Breve storia di (quasi) tutto
Ne avevo sentito parlare un gran bene e questo, di solito, può portare a due risultati agli antipodi: che mi trovi a essere pesantemente deluso o che io stesso mi unisca al gruppo degli entusiasti, senza mezze misure.
Posso dire fin da subito che la seconda ipotesi è quella che si è avverata in questo caso.
Bill Bryson ha deciso di prendere sulle proprie spalle un compito gravoso e improbo: cercare di fornire un’infarinatura scientifica a un lettore senza praticamente basi, coprendo buona parte del patrimonio di conoscenza umano.
Paleontologia? Ce l’abbiamo.
Fisica? Presente.
Astronomia? Ovviamente.
Ecologia? Pure.
Chimica? Certo.
Antropologia? Neanche a chiederlo.
Il lavoro di anni di ricerche è condensato in un libro ben scritto, interessante, mai noioso, con una bibliografia in calce che occupa un terzo dell’intero volume.
Bryson ha scavato, intervistato, fatto domande, senza mai cercare scorciatoie più o meno facili, rendendo conto, dove necessario, di opinioni diverse, di polemiche, di false assunzioni, il tutto creando una storia e una narrazione molto più avvincenti di tanti romanzi che ho letto in vita mia.
È scienza pura, è fascino della scoperta, è la meraviglia di imparare qualcosa di nuovo, è la magia dello scoprire quanto piccoli e insignificanti siamo in confronto a quell’enormità che è l’universo che ci circonda e il piccolo pianeta su cui viviamo.
Io non so come si possa leggere un libro del genere e terminarlo senza desiderarne ancora.
Per me non è stato possibile.
In anni di oscurantismo, di ignoranza dilagante, di antiscientisti, di ignoranza sfoggiata a mo’ di medaglia, fatevi un regalo: leggetelo e arricchitevi.
Mi ringrazierete.
PS: il libro è ormai datato e ci sono nozioni che già ora sono superate o, semplicemente, teoria che sono state confermate (vedi il bosone di Higgs); non ha importanza, non inficerà minimamente il piacere della lettura e, anzi, vi farà venire voglia di sapere ora come stanno le cose.
Cosa celebri oggi?
Celebro la meraviglia dell’apprendimento, la sete di sapere, la gioia di imparare, il desiderio di migliorarsi.