Planning
Era parecchio tempo che non progettavo un viaggio. Ancora di più se parliamo di luoghi in cui non sono mai stato, cosa che non succedeva da parecchi anni e che, anche allora, avveniva come integrazione, dato che la persona che più pianificava non ero io.
L’ultimo viaggio davvero pianificato in buona parte da me è stato quello a New York del 2014, considerando che Londra è stata a lungo terreno di esclusiva competenza di Miss Sauron (che tutt’ora ha a suo carico innumerevoli viaggi in più in terra d’Albione): e New York la conoscevo abbastanza bene, quindi la pianificazione partiva dall’esperienza.
Quest’anno, invece, Berlino è una scoperta. Ho avuto alcuni consigli, ovviamente, e Miss Sauron ci è stata parecchi anni fa, per cui mi ha detto quelle cose che avrebbe voluto fare assolutamente, ma per il resto è stata una scoperta.
Ecco, pianificare un viaggio verso un luogo mai visto è un’esperienza affascinante: si inizia a leggere qualche guida o vedere qualche sito, si prende confidenza con la mappa, si iniziano a distribuire i luoghi, studiare le distanze, rendere reale; pian piano si finisce per alzare il velo di oscurità su quel luogo, passando ad avere qualche immagine più viva di ciò che attende: è un po’ come quando a scuola ci si era distratti seguendo una materia e solo poi studiandola a casa si capiva di cosa diamine si stesse parlando.
Ecco, ieri ho pianificato buona parte del viaggio: luoghi obbligatori, distribuzione di massima delle giornate, idee su dove mangiare. Stancante, ci è voluta buona parte della giornata, eppure altrettanto stimolante: la mappa che si riempie di pin, i percorso che prendono forma, le giornate che assumono una propria personalità. È il sapore del viaggio prima ancora di partire, il pregustare sapore che neanche si conoscono e di certo non si sa se ci piaceranno, ma di certo ci piacerà provarli.
Amo tornare in luoghi a cui sono legato: Londra, ovviamente, ma anche NY (potendo più spesso) o anche semplicemente l’adorata Lucca; ma raggiungere posti nuovi, vederli coi propri occhi, esplorarli, è una magia irrinunciabile, a partire dalla progettazione.
Cosa celebri oggi?
Celebro il non essere più disposto a compromessi di facciata. La coerenza con ciò in cui credo, a volte anche a costo di essere duro. La capacità di distinguere tra opinioni legittime posizioni inconciliabili, tra realtà e cazzate.