Quando ci si sente accuditi…

Martedì mattina. Come al solito tolgo il cellulare dalla carica notturna, e vado a fare colazione.
Mentre sto per finire di prepararmi, lo prendo in mano per controllare un paio di notifiche e, sorpresa, la batteria è scesa al 29%, dal 100 di poco più di mezz’ora prima.
Tiro qualche accidente e mi rendo conto che le impressioni dei giorni passati, quando sembrava crollare molto più velocemente del solito non erano solo impressioni, appunto, ma un problema vagamente più evidente; essendoci già passato, scarico la app di test di Apple prima di contattare l’assistenza: eseguo il rilevamento e poi mi faccio richiamare (il tutto mentre ero in metropolitana).

Vengo ricontattato da una gentile ragazza che afferma essere situata in Albania (ma, non temete, conta poco, perché questa situazione si sarebbe presentata comunque) e inizia a farmi le domande di rito.
Ecco, parliamo delle domande di rito.
Io lo so, so benissimo che all’assistenza chiama letteralmente chiunque e sono purtroppo ben conscio di quanto possano essere storditi gli utenti.
Lo so, ripeto.
Ma so anche che se trovi davanti un utente che si dimostra vagamente più evoluto della media te ne dovresti accorgere e gestirlo di conseguenza.
Se ti dico che ho già lanciato la diagnostica e che in mezz’ora la batteria è scesa dal 100 al 29% tu non puoi chiedermi come prima cosa “ah, ma stava usando delle app?”, perché la mia prima risposta istintiva è che no, io ho un dispositivo da svariate centinaia di euro perché arreda bene case e mi piace tenerlo attaccato alla corrente, che illumina il suo angolino in modo estremamente elegante.

Ma no, mi tocca essere educato, spiegare che, guardi, io stavo facendo colazione e, anche fosse, trovo comunque piuttosto anomalo che una qualunque app possa far crollare la batteria del 71% in mezz’ora; la tizia ne conviene, ma ovviamente continua imperterrita a pormi le stesse domande, segnalandomi che la diagnostica non ha rilevato problemi, buttando lì ancora qualche dritta sull’utilizzo, la localizzazione e bla bla bla.

Finché mi stufo, sto arrivando dal cliente, e le ribadisco.

“Guardi, cerchiamo di capirci. Lei mi sta dando tutte informazioni che, le assicuro, controllo costantemente. E, nonostante questo, non è neanche lontanamente accettabile che un cellulare abbia un crollo di prestazioni del genere, indipendentemente da quali app vengano usate. Quindi se mi sa dare qualche indicazione migliore rispetto ai consigli standard, la ringrazio”

“Eh, guardi, al massimo potrei dirle di fare un backup e un ripristino e, se non risolve, portarlo in assistenza”.

Quindi ho impiegato circa quindici minuti per farmi dare una risposta che avrei recuperato tranquillamente sui forum senza dover perdere altro tempo.

Assistenza. 

Già.

Mi sono sentito così assistito, guarda…

PS: ovviamente ho fatto il backup e ripristino e, altrettanto ovviamente, ho trascorso il pomeriggio col cellulare praticamente offline perché il ripristino si rifiutava di riattivare delle app che riteneva troppo vecchie (e, alla fine, ho dovuto rinunciare a tenerle). Bello, no? Apple, a chi mando la fattura IO?

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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