Cronaca
Ore 23.30. Torni a casa dopo una piacevole serata. Apri la porta e trovi numero tre punti in cui il felino di casa ha deciso di distribuire i croccantini mal digeriti causa sua tendenza all’abbuffamento. L’umidità in casa è del 65%, ti accingi a pulire sentendoti molto simile a una contadina vietnamita in mezzo a qualche campo paludoso.
Ore 4.45. Il suddetto felino emette una palla di pelo in corridoio in guisa così sonora da svegliarti. Ti alzi per ripulire e, mentre cerchi dove sia avvenuto il fattaccio, lo scopri. Mettendoci il piede in mezzo. Le madonne elencate potrebbero svegliare il palazzo, mentre lavi la ciabatta, lavi il pavimento e approfitti per aprire le finestre. Fuori alcuni uccellini iniziano a cinguettare. Ti senti preso vagamente per il culo.
Ore 5.10. Rigirandoti nel letto nel tentativo di riprendere sonno, il tuo fianco decide di farti compagnia donandoti una meravigliosa contrattura. Dalle madonne passi a citare tutti i santi del calendario e anche qualcuno nominato per l’occasione.
Ore 7.15. Suona la sveglia. La gioia del momento ti travolge come uno tsunami.
Ore 7.25. Mentre ti lavi i denti, il felino già citato decide di spargere tonno semimasticato in quattro punti diversi di casa e, successivamente, di mettersi a miagolare per richiedere ulteriore cibo. La colazione, pertanto, trova a combattere con la meravigliosa esperienza della pulizia di suddetto tonno.
Ore 8.30. Ti metti un patch antidolorifico e ti siedi alla scrivania, dove rimarrai per le successive 10 ore e mezza, fatte salve brevi pause corporali e per rifocillamento. Il felino pensa bene di saltare periodicamente sulla scrivania, buttare per terra carte a caso, lamentarsi per l’assenza di cibo e per le finestre chiuse causa aria condizionata.
Si deduca il livello di gradimento della giornata in questione, mentre il sottoscritto si fa una doccia e spera di non essere svegliato da altro che non sia la sveglia di domani.