Proverbialmente

Come già detto, ci sono clienti minori di cui ormai mi sono stufato e che sto pian piano sganciando o ridimensionando.
Uno di questi, nell’ultimo anno, è andato peggiorando, con ritardi nei pagamenti e spesso anche nei semplici riscontri alle mail: cosa, questa, che ritengo gravissima anche solo per una questione di correttezza ed educazione.
Orbene, il giorno prima del mio compleanno ho mandato loro una mail piuttosto dettagliata in cui segnalavo che non solo il contratto era ormai in scadenza, ma che se avessero voluto rinnovarlo non avrei più permesso il pagamento a 30 giorni (che, spesso, facevano diventare 60), ma la scadenza sarebbe stata immediata e, soprattutto, i servizi non sarebbero stati erogati fino a pagamento avvenuto.

Ovviamente non ho ricevuto risposta di alcun tipo.

Poi, due giorni fa, uno di loro mi contatta per una problematica e rispondo che il contratto è scaduto e che loro non hanno ancora comunicato cosa vogliono fare.

La persona ha ben pensato di rispondere “ah, è scaduto? E quando ce lo ha detto?”.

Giuro che non ci ho visto più, ho raccolto comunque un po’ di educazione residua, e ho riassunto le varie mail mandate, segnalando che non si sono mai degnati di rispondere.

Risultato?

Nessuna risposta, ovviamente.

Il che mi facilita solo nella chiusura di un rapporto ormai insoddisfacente: sarà molto divertente quando avranno un problema vero da risolvere. Quando, non se. Conosco i miei polli.

Intanto io aspetto, che qui sulla sponda di questo fiume si sta parecchio comodi.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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