Oggi

Cosa dovrei scrivere oggi che negli anni non ho già scritto o che non ho scritto il giorno del tuo compleanno?
Della tradizione delle zeppole? Lo sappiamo benissimo. Anche quest’anno ci sono state, solo due giorni prima per motivi logistici. Al forno, come sempre. Deliziose, come sempre. Ti ho pensato, come sempre.

E cos’altro?

Che non mi mancano le nostre discussioni o il nostro non capirci più? 
Che non mi manca il muro che pian piano si stava creando?
Che non mi manca il sentirmi amato nonostante e non “perché”?

Detto, ripetuto, assimilato.

Ma mi manca chiamarti la sera dopo il lavoro, anche se per dire letteralmente quattro parole.
Mi manca venirti a trovare, oggi.
Mi manca la non sorpresa.
Mi manca sapere che ci sei, anche se troppo spesso sembrava di no.
Mi manca raccontarti qualcosa.
Mi manca venire a Marano a trovarti, anche se non lo facevo praticamente più. Colpa di entrambi, suppongo, ma tant’è.

Non so cosa saremmo ora, non lo so proprio. Non so quanto quella gente che finì per mettersi in mezzo farebbe ancora danni. Non lo so.

Ma so che mi manchi.

E quello, per quanto possa ripeterlo e per quanto possa conviverci, non cambia mai.

Auguri, Babbo.

Oggi, come sempre.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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