Bye bye, jerk
Nei mesi passati è successo diverse volte che citassi un cliente che, dopo avermi chiesto delle modifiche, si era permesso di contestare il preventivo e avevo raccontato di come avessi ribattuto chiarendo che loro non avevano alcun diritto di contestare, ma semplicemente di decidere se fare un lavoro o meno.
Orbene, c’è da dire che la persona con cui avevo avuto questi scambi era una in particolare, arrivata a lavorare per questo cliente due o tre anni fa e da subito dimostratasi estremamente arrogante, maleducata e presuntuosa.
Ebbene, questa persona, circa due mesi fa, se n’è andata (o è stata mandata via, non ho ancora potuto indagare a dovere) e ha avuto la faccia tosta di mandare a me (e ad altri contatti del cliente) una mail in cui si augurava di poter mantenere le relazioni, in cui inseriva la mail privata e il cellulare.
Mail che, ovviamente, è finita nel cestino in pochi istanti.
Bene, venerdì lo stesso cliente mi ha chiesto un preventivo per un lavoro e oggi l’ha confermato: un lavoro che, se ci fosse stata la tizia in questione, non sarebbe mai partito; non solo, ma la persona rimasta (che conosco da parecchio tempo) ha confermato che la suddetta, ogni volta che c’era uno scambio, metteva costantemente bocca lamentandosi che il sottoscritto era troppo attaccato ai soldi: tu guarda, mi chiedi un lavoro e ti chiedi di pagarmi, che stronzo che sono, vero?
Quindi, riassumendo: io ho evitato di svalutare il mio lavoro, la tizia è sparita (oltre a essersi beccata diversi vaffanculo impliciti in mail) e ho ricevuto una richiesta di nuovi lavori, non enorme, ma comunque gradita.
Com’era la storia della sponda del fiume?