Il pedaggio di voler pagare pedaggi
Dato che ho deciso di chiudere il mio conto personale nella banca attuale, mantenendo esclusivamente quello professionale e, altrove, quello su cui mi è stato concesso il mutuo, in questi giorni ho iniziato spostare i vari addebiti periodici dal conto in chiusura a uno degli altri.
Per Save the children è stata sufficiente una telefonata, così come per altri vari servizi.
Mi sarei aspettato che, avendo un sito piuttosto attivo, anche per Telepass fosse così.
Ovviamente sbagliavo: se si vuole cambiare la banca di appoggio bisogna andare a un Punto Blu.
Ho posticipato per un bel po’, ma in questi giorni mi sono deciso e, per fortuna, ho avuto modo di andare a quello in Via Larga, che di prendere la macchina appositamente per questa cosa proprio non avevo voglia.
Quindi Punto Blu, bigliettino per fare la coda e presa consapevolezza che gli sportelli sembrano dei buchi neri spaziotemporali, dato che la gente ci si avvicina e poi sembra non andarsene mai più.
Ma comunque è arrivato il mio turno.
Spiego quello che voglio fare, do il numero di contratto. Mi chiedono il numero di targa e, già qui, la cosa è divertente. Perché si dà il caso che quel contratto è associato a un solo numero di targa, per cui se ti do il numero di contratto non dovrebbe servirti altro. Per di più io non ricordo la targa, perché quel Telepass è associato all’auto di Miss Sauron, per cui per recuperarlo vado a cercarlo… sul sito di Telepass. Evito di sottolineare il ridicolo di tutto ciò, che vorrei andarmene in fretta.
Mi chiedono su che banca voglio spostare l’addebito, la segnalo e fanno una faccia storta come se avessi detto che sono figli di non meglio identificati genitori. Già, perché sembra che se non c’è una convenzione esplicita allora bisogna disdire il telepass e riemetterlo (ma io, comunque, non potrei, dato che quel Telepass è a Bologna). Evidentemente il concetto di “Iban” e “addebito diretto in conto” è eccessivamente difficile. Ma, ancora, voglio andarmene presto, per cui chiedo se possono associare alla carta di credito: sorpresa! Possono!
Procediamo con 10 (DIECI) firme e, prima di andare, chiedo conferma che, a questo punto, la fattura di fine marzo (ovvero la prossima) verrà addebitata sul nuovo metodo di pagamento.
Illuso.
E no, quello che accadrà sarà che verrà emessa una fattura fino a questo momento che verrà addebitata sul vecchio conto e una da questo momento in poi che andrà sulla carta di credito.
E tanti saluti al voler chiudere il conto a breve.
Capiamoci: non ho cambiato intestazione, per cui è necessaria una doppia fatturazione, non ho cambiato residenza, ho solo chiesto di pagare in un’altra forma.
Cazzi miei.
Bene.
Ultima speranza: almeno posso pagare ora, così evito di aspettare?
No.
Non si può.
Aspetti e non rompi le palle.
Che mica ti si può semplificare troppo la vita, che credi?
Esco mentre il mio occhio mi cade su una bacheca espositiva di Telepass in otto colori diversi perché, se vuoi, puoi scegliere il Telepass più adatto a te.
Ma non puoi pagare una dannata fattura come vorresti.
Priorità, no?