2500
Ieri, ma l’ho scoperto oggi per caso, questo blog ha raggiunto un traguardo particolare: 2.500 post.
Duemilacinquecento.
Duemilacinquecento post significa che in 2.500 giorni negli ultimi 3.700 o giù di lì ho condiviso qualcosa di me con chi aveva voglia di passare e curiosare.
Duemilacinquecento post in cui ho messo dentro molta della mia vita, opinioni, racconti, impressioni, cazzate, dolori, speranze.
Un blog antiquato, se vogliamo: non ha un argomento portante, non fa parte dei giri ce contano, non cerca di ottenere nulla se non raccontare e raccontarmi.
Un blog nato esclusivamente, o quasi, per costringermi a scrivere è diventato, di fatto, qualcosa di più: un diario, certo, ma anche un’estensione di me stesso, un qualcosa di amato ma anche a volte di odiato; odiato perché affinché viva devi curarlo sempre, anche quando la testa non ci sarebbe (e la sfida del post al giorno che poi, praticamente, si è prolungata sta a dimostrarlo), odiato perché a volte capita di voler scrivere delle cose e lasciarle qui sopra, ma certe parole non sono per tutti e non possono essere lasciate allo scoperto e allora questo spazio che tante soddisfazioni dà, a volte diventa un po’ stretto.
Eppure non ci rinuncerei.
Non ci rinuncerei perché tramite lui ho conosciuto persone speciali, alcune meteore, altre che sono rimaste.
Non ci rinuncerei perché è il luogo dove le mie parole prendono forma.
Non ci rinuncerei perché amo l’interazione con (quasi) tutti e, lo ammetto, mi mancano gli scambi nei commenti che una volta erano più frequenti.
Due incarnazioni, tanti nomi con cui ho interagito (pazzesco andarli a rivedere ora, a distanza di anni, e chiedersi che fine abbiano fatto, così com’è altrettanto pazzesco vedere nick che, in una forma o nell’altra, sono ancora in giro per il web o nella vita reale a interagire con me), ricordi soprattutto piacevoli e qualcuno onestamente spiacevole ma da cui ho comunque imparato qualcosa: ricordo ancora come fosse ieri dei commenti di persone che parlavano di ciò che leggevano come fosse una sorta di telenovela, ad esempio; quanto mi arrabbiai e quanto imparai, quella volta.
Lo dico di frequente, ma è parte, testimonianza e attore della mia vita ed è uno dei beni più preziosi si possa avere.
O che io possa avere.
2.500 post e chiedo scusa per la piccola autocelebrazione.
Post n. 2501: so far, so good.
Congratulazioni!
Grazie, caro 🙂