Banalmente (o forse no)

Una parte di me ogni anno vorrebbe inventare un nuovo modo di fare gli auguri a chi mi legge e a chi mi conosce di persona o solo virtualmente.

Sono andato a rileggere ciò che scrissi l’anno scorso e, a voler essere sincero, tante di quelle parole potrebbero essere riprese pari pari quest’anno, ma non mi piace fare copia e incolla.

Per cui proverò, di nuovo, ad andare a ruota libera: probabilmente mi ripeterò, perché certi pensieri valgono sempre, ma poco male. Prendetela come conferma o come rincoglionimento, a voi la scelta.

Auguri.

Auguri a chi mi legge da anni, per la costanza, il masochismo e l’affetto.

Auguri a chi è arrivato quest’anno e ha pensato, chissà perché, che valesse la pena tornare.

Auguri a chi quest’anno c’è stato. Ho avuto bisogno. Tanto. Qualcuno è sparito. Qualcuno ha fatto finta. Ma tanti hanno sollevato un po’ di peso, anche solo con le parole giuste al momento giusto. Vi auguro che non vi serva mai, ma se dovesse capitare, che possiate avere lo stesso aiuto. Da parte mia ci sarà di sicuro. Io non dimentico.

Auguri a chi ha sputato veleno. Auguri che possa diventare persona migliore. Che possa scoprire la differenza tra facciata e sostanza. Che possa diventare essere umano, soprattutto.

Auguri a chi è tornato e l’ha fatto col botto, allungando la mano e dicendo “io ci sono”. Mi avete lasciato senza parole e non è affatto facile.

Auguri a chi ho scoperto. Persone che magari non ho ancora abbracciato, ma che pian piano mi hanno permesso di dire “esiste ancora qualcuno che vale la pena conoscere”. 

Auguri a chi è arrivato da un passato lontano, che riscoprirsi estranei eppur conosciuti è stranamente bello.

Auguri a chi stanotte non festeggerà, perché non vuole o perché vorrebbe ma non può. Auguri che la vita torni luminosa, il prima possibile.

Auguri a chi dovrebbe essere a casa e invece è in ospedale. Perché l’ostacolo di oggi sia il trampolino di domani. Perché la paura diventi forza. Perché il dolore si tramuti in gioia.

Auguri a chi ama non ricambiato, che l’amore arrivi dalla giusta strada e sappiate riconoscerlo.

Auguri a chi esibisce senza vivere, che torni a vivere prima di mostrare.

Auguri a chi ha smesso di sognare, che si renda conto che la vita senza sogno è sopravvivenza.

Auguri a chi pensa di non farcela, qualunque sia l’ambito. Siete qui, ora. Non è finita. 

Auguri a chi non fa per paura di fallire. Potreste non farcela, è vero. Ma potreste farcela.

Auguri a chi ora è solo o ci si sente. Il mio abbraccio è qui, apposta per voi.

Auguri a chi sa amare, a chi sa odiare e a chi sa scegliere il momento giusto per entrambe le cose.

Auguri a chi amate, perché sappiano sempre ciò che provate per loro.

Auguri a chi amo, perché possa sempre dimostrarglielo.

E auguri a me, che il peggio sia passato e che ora sia vita.

Buon Natale.

Siate felici.

Ve lo dovete.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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3 risposte

  1. Fiorella ha detto:

    Con masochismico affetto ti seguivo, ti seguo e ti seguirò.
    Ti auguro con tutto il cuore che queste festività ti portino tutte le cose belle che hai nel cassetto, tanta sere entità, salute ed amore.
    Con affetto Fiorella.

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