Senza montarsi la testa
Arriva un momento nella vita in cui capisci di aver svoltato, che tutto cambierà e che entrerai nell’olimpo delle star, da cui guardare il resto del mondo come la marmaglia che, alla fin fine, è.
Uno sguardo divertito e distaccato, quello che si rivolge a bambini che giocano innocenti.
Oggi quel giorno è arrivato per me e, capirete, devo condividere qui sopra l’evento.
Cercherò di non diventare presuntuoso né superbo, di mantenere umiltà e bontà d’animo. Anche quando la manifesta superiorità di ceto acquisita sarà innegabile, non la farò pesare se non quando strettamente necessario.
Sarò un superiore illuminato e magnanimo, lo prometto.
Accetterò profferte di sentimenti più o meno (meglio meno) puri con benevolenza e gioia.
Continuerò a scrivere, ma magari inciderò due o tre regolette sulla pietra.
Toh, massimo dieci, non di più.
Ma rimarrò modesto, anche se dovessi decidere di scatenare qualche piaga qua e là, per tenere le teste calde al loro posto.
O quando farò costruire una Morte Nera mi assicurerò che tutti i lavoratori siano adeguatamente retribuiti e nutriti.
Avranno anche il giorno di riposo, non credete.
Come vedete, testa al suo posto e piedi per terra, sempre e comunque.
Ma devo condividere il momento della svolta con voi.
Oggi, su Twitter, ecco a voi:
Ora capite, vero?
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