Ve lo buco, questo referendum
“No, ti prego, almeno qui no!”: già vi ci vedo a urlarlo disperati o qualcosa del genere.
Tranquilli, non mi metterò a fare analisi del referendum, né a esprimere quella che sarà la mia preferenza (ammesso e non concesso che abbia deciso).
Quello che mi colpisce e, di sicuro, non solo me è il modo in cui questo referendum abbia piallato la qualità dell’interlocutorio in qualunque direzione.
Ci sono, è vero, pochi “illuminati” che cercano di informare nel merito e i migliori sono quelli che non prendono posizione ma cercano esclusivamente di spiegare i dettagli di argomenti talmente tecnici da non essere facilmente assimilabili da chiunque sia meno che esperto: il problema è proprio che sono pochi.
Tutto il resto è becero tifo da stadio: insulti, prese di posizione per principio, ignoranza, foto profilo con “io voto no” o “io voto sì”, mentre io vorrei soltanto quella con “vota cosa ti pare ma non rompere il cazzo a me” o “non me ne frega una fava di cosa voti tu”; la tristezza, quella vera, è che qualunque forma di dialogo politico è stata buttata nel cesso: i grillini e la lega hanno sfondato le barricate di un certo modo di (non) fare politica e tutti gli altri ci si sono buttati a capofitto.
Il risultato è che molte, troppe persone tra due settimane voteranno non avendo la più pallida idea di cosa stanno votando, per simpatia o antipatia, per sentito dire, perché Renzi è il loro idolo oppure sta loro sul culo peggio di quanto possa stare a me sul culo Trump.
Pertanto volevo fare un po’ di complimenti a tutti: a tutti quelli che si sono scatenati in favore di un voto o dell’altro senza (spero) rendersi conto che stavano solo esacerbando gli animi, a quelli che non hanno neanche letto il testo della riforma ma sanno tutto perché gliel’ha detto il cuggino, a quelli ci hanno trascinato in questo liquame di clima.
Complimenti.
Siete delle grandissime teste di cazzo.
Spero ne siate fieri.
Da parte mia, lo dico una volta e non lo ripeto: non mi interessa cosa voterete ma, per favore, fatelo sapendo esattamente cosa state votando; leggete la riforma su fonti che non traggano conclusioni ma vi espongano solo i fatti, deducete voi le conseguenze e decidete se queste vi stanno bene.
Lo so, è difficile, richiede impegno e concentrazione, ma essere cittadino civile non è facile.
Facile è fare il tifoso buzzurro, ma questo l’avete visto tutti.