Sere così
Uno penserebbe che in questi giorni, tra un qualcosa che si sta chiudendo e varie che cerco di fare per rinnovare un po’, i pensieri siano rivolti a quelle e in parte avrebbe ragione.
Così come in parte avrebbe ragione chi pensa che, data la quantità di lavoro del periodo, quello possa occupare parecchio spazio.
E, ovviamente, il pensiero che non sto scrivendo abbastanza, certo.
Ma poi arriva quel giorno in cui finisci di lavorare, passeggi sotto la pioggia per due chilometri con la musica nelle orecchie, torni a casa, guardi Stitch che dorme su un cuscino e ti prende il magone.
Perché accanto a Stitch non c’è Zen e puoi dire quello che ti pare, ma certe sere ti manca veramente tanto.
E quindi stasera va così.
Passo e chiudo.