Bye Bye, Tardis

Un titolo che potrebbe inquietare ogni amico Whovian in lettura, ma giuro che è solo un gioco. O meglio, non è ciò che sembra, ecco.

Da tempo ho preso l’abitudine di dare ai miei dispositivi (notebook, pc, media center, ipad) un nome che sia un po’ più personale di quelli standard.

Ad esempio, il Media Center, in quanto utilizzato per raccontare storie, è Morpheus.

L’Ipad è R2D2.

Il mio notebook era il Tardis.

Il passato è d’obbligo, perché quel portatile, dopo più di quattro e mezzi di onorato servizio, ha raggiunto il momento delle pensione: non che non funzioni, anzi, ma le esigenze evolvono e a lui ho chiesto tutto ciò che poteva dare.

Per cui in questo momento il suo sostituto, arrivato oggi, sta venendo piano caricato di tutto quanto dovrà fare: ci vorrà un po’, dopo di che il buon vecchio Tardis tornerà alle condizioni di fabbrica e, magari, andrà in mano a un nuovo proprietario.

E il nuovo arrivato come si chiamerà?

Beh, Tardis ha fatto davvero l’impossibile. Non ha mai mollato il colpo, ha superato tre aggiornamenti di Windows, mi ha sempre condotto dove avevo bisogno, esattamente come il Tardis del Dottore.

A questo punto il nuovo dovrà avere poteri anche maggiori.
Dovrà essere quasi diabolico, di certo un po’ demoniaco oltre a essere, esteticamente, anche più attraente, inutile nasconderlo.

Bye bye Tardis, quindi.

Benvenuto/a Mazikeen.

Maze, per gli amici.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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