Lecito e non

Stasera, su Twitter, ho smesso di seguire una persona.
Non che la cosa in sé sia un evento, ma le motivazioni, secondo me, sono degne di una piccola riflessione che riprende un discorso già fatto in passato.

La persona in questione, di per sé, non mi dispiaceva: avevamo posizioni simili su vari aspetti di politica e attualità e condivideva informazioni interessanti; stasera, però, ha fatto qualcosa che mi ha spinto a fare il defollow.

Nel tweet a cui mi riferisco ha preso per i fondelli la Raggi per le dimensioni delle sue orecchie.

Beh? Tutto qui?

Ecco, se avete pensato questo, siete parte di un problema tanto diffuso da non essere quasi mai visibile: l’utilizzo dell’insulto fisico per attaccare un avversario o un nemico.

Partiamo del presupposto che io non ho alcuna simpatia per l’attuale sindaco di Roma e che, anzi, trovo che ciò che stanno facendo (o non stanno facendo) lei e il suo circondario sia grave a livelli anche maggiori rispetto a quelli che mi aspettavo.

Il problema sta qui: perché, data la quantità abnorme di materiale a disposizione, si finisce per attaccare anche aspetti fisici?

Vale per la Raggi, ma vale anche per chi attacca Adinolfi sul peso o Brunetta sull’altezza e via dicendo in questo modo.

Perché?

Che bisogno c’è di farlo?

C’è tutto il materiale di questo mondo per contrastare certa gente, scivolare sul fisico fa scendere al loro livello, nient’altro.

Ma la cosa ancora più grave è che si finisce per far passare il concetto che insultare qualcuno per il suo fisico è legittimo se ci sono le debite premesse: non ha importanza che, in questi casi, voi riteniate che le vostre premesse siano legittime; anche un belletto alle medie ritiene che le sue premesse siano legittime per umiliare un coetaneo sovrappeso.

Non c’è alcuna differenza.

Nel momento in cui attaccate Adinolfi, Brunetta, la Raggi o altri sul loro aspetto fisico non siete altro che bulletti, non importa quanto vi riteniate giustificati.

E io, coi bulletti, non voglio avere nulla a che fare.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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Una risposta

  1. giuseppe ha detto:

    l’ha preso in giro per le orecchie??? hai fatto bene!! 😛

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