L’ennesimo, fottuto fill-in
Capitano giorni in cui sai perfettamente cosa scrivere, l’idea è venuta fuori da un momento, una canzone, una situazione, un momento bello o difficile, qualunque cosa.
Altri, come stasera, in cui lo schermo bianco ti illumina minaccioso e non ha alcuna voglia di darti una mano.
E ti trovi a guardare indietro alla giornata appena trascorsa e a chiederti in cosa sia stata diversa dalle altre o degna di nota.
Stamattina ho vinto la pigrizia: non avevo da lavorare, avrei potuto passare la mattinata a leggere o recuperare serie, ma alla fine ho deciso di uscire a camminare.
Poco più di un’ora, poco più di sei chilometri, ma solo quando sono uscito e poi rientrato mi sono reso conto di quanto ne avessi bisogno. Miss Sauron, oggi, mi ha ripetuto una frase a cui tiene abbastanza: “l’unico work-out che si rimpiange è quello che non abbiamo fatto”; penso abbia ragione, tutto starebbe a ricordarselo quando non si ha voglia.
Come dicevo avevo ben poco da lavorare, alcuni punti qua e là da smistare velocemente e tanto so già che arriveranno presto giorni in cui invece non saprò dove girarmi: meglio così, devo fatturare.
Intanto oggi mi hanno cercato da Sky, volevano propormi di diventare loro cliente.
Gli ho spiegato che lo ero e avevo disdetto e non sono interessato.
Niente, insistevano.
Hanno elencato gli sconti, ho ripetuto di non essere interessato, insistevano.
Poi mi hanno chiesto se ero abbonato di un concorrente.
Ho detto solo “Netflix”.
“Ah, va bene, arrivederci”.
Sì, ho sogghignato, ma si sa che io sono stronzo.
Domani è lo Star Wars Day e potrei anche pensare di andare da qualche parte nel pomeriggio se non saltano fuori urgenze lavorative.
Domattina no, ho (forse) una conference call: che, si sa, sono uomo impegnato, io.
Già.
E domani ci sarebbe pure Terry Moore a Milano e io potrei incontrarlo per la terza volta, ma è troppo tardi e poi devo andare a vedere Civil War, per cui passo, ma voi andateci se potete.
E poi pensavo che è strano come tornino a comparire nella tua vita nomi che pensavi spariti per sempre e lo fanno nel modo più imprevisto e imprevedibile possibile.
Così come, nel frattempo, si tagliano altre situazioni che, così com’erano, non funzionavano più.
E l’aria comunque cambia, anche se non si sa in che modo e in che direzione.
Navighiamo a vista, che altro non possiamo fare.
E mancano 20 minuti all’una, vorrei provare a leggere qualcosa e poi mi devo alzare un po’ prima del solito (vedi sopra).
E domani, ripeto, Civil War ed era da un po’ che non attendevo così un film nerd.
E chiudo qui, che non sapevo che scrivere e penso di aver scritto una buona dose di boiate.
Notte, va.
PS: e grazie a Monica e Monica per il loro aiuto.
Ci sono delle persone che ricompaiono in modo improvviso ma non se ne sono mai andate. Stavano semplicemente dietro le quinte, forse troppo timorose per un semplice ciao per via di certi comportamenti dovuti a consigli errati. Sono felice di avere finalmente trovato il coraggio di ricomparire, e di poterti aiutare. è passata talmente tanta acqua sotto i ponti che, se mi rivedessi adesso, stenteresti a credere che io sia quella di dieci anni fa. Per fortuna sono cambiata in meglio 🙂
A volte il tempo è ciò che serve a cambiare tutti in autonomia e interagire in nuovi modi, per cui sono lieto di rileggerti (ammetto che sarei curioso dei consigli errati, ma si tratta di mera curiosità poco produttiva) e grato per il tuo aiuto.
Se vuoi sai dove sono :*