285. Non in mio nome.
Volevo scrivere di tutt'altro stasera, sia di leggero che di lievemente più importante.
Poi, in rete, scopro che questa sera il Pirellone, il vecchio palazzo della Regione, è stato sfregiato, mai termine fu più adatto, dalle parole “Family Day” scritte con le luci.
A questo posso rispondere solo una cosa.
Fatevi schifo.
Fatevi schifo nell'odio che diffondente.
Fatevi schifo nel veleno che spargete tra la gente.
Fatevi schifo nel parlare di amore senza neanche sapere cos'è.
Fatevi schifo a riempirvi il nome della parola “famiglia” in mezzo a puttanieri, pedofili e pluridivorziati.
Fatevi schifo a farvi portatori di valori che neanche sapete dove siano di casa.
Fatevi schifo a voler tornare nel medioevo di cui voi siete puri residui escrescenti.
Fatevi schifo perché a noi, che sappiamo amare e rispettare l'amore, già ne fate molto.
E perché, Maroni, Formigoni e compagnia bella, quella poltrona la perderete.
Mai troppo presto.
Mai troppo a calci in culo.
E questa ragione tornerà in mano a persone civili.
Questo Paese deve diventare civile.
E voi dovrete morire avvelenati dal vostro stesso odio.
Avete scritto su quel palazzo, su un palazzo che rappresenta tutti i cittadini di questa regione, per i vostri scopi più biechi.
Non in mio nome.
Non in nostro nome.
Mai in nostro nome.