281. Hanno scelto il momento giusto

Per quanto possa non sembrare da quello che scrivo qui sopra, io sono di solito piuttosto disponibile nei confronti dei miei clienti (ehi! Chi ha riso?): penso che andare incontro alle esigenze sia fondamentale e che dimostrarsi flessibili possa essere un punto di forza.

Questo, però, non significa che non ci siano punti fermi sui quali non sono disposto a transigere.

Anzitutto il rispetto, per la persona e il lavoro: se percepisco oppure ho riscontri di una mancanza di questo elemento fondamentale, allora reagisco piuttosto male e posso anche arrivare a chiudere il rapporto di fornitura.

In secondo luogo l'onestà: io sono trasparente, non mi faccio in alcun modo pagare troppo e non gonfio i prezzi; per questo motivo non sono disposto a tollerare alcun tipo di obiezione o cenno al fatto che questi possano essere troppo alti.

Oggi un cliente è riuscito a pungermi sul vivo su entrambi gli aspetti.

Venerdì mi erano state richieste delle modifiche a un software consegnato a dicembre: su questo software ho già fatto diversi interventi correttivi assolutamente gratuiti perché è una delle cose che garantisco, ma le due richieste fattemi erano vere e proprie modifiche e, in quanto tali, andavano quantificate e addebitate separatamente.

Per capire la situazione a fondo, si sta parlando di un totale di non più di 120 euro che non avrebbero neanche dovuto pagare, perché sarebbero stati scalati dal contratto di assistenza già attivo.

Bene.

Stamattina mi sono sentito dire che, per una modifica, era scorretto (sì, scorretto) che io chiedessi un pagamento a parte perché secondo loro era scontato fosse presente: la cosa divertente è che si tratta di una cosa che potrebbero fare loro stessi manualmente, ma che porterebbe via diverse ore; io la posso fare in automatico e ho chiesto l'equivalente di un'ora di lavoro; per l'altra, addirittura, mi è stato detto che il lavoro che avevo indicato era “troppo” rispetto a quanto richiesto: io sono lo sviluppatore, loro decidono che ho indicato troppo lavoro.

Non ci ho visto più ed è partita una mail di risposta.

Estrapolo:

Ciao,
chiariamo alcune cose anche per il futuro:
  • come avrai notato OGNI vostra richiesta che è gestibile come correzione senza addebito è stata fatta, appunto, senza costi e anche in tempi brevissimi: indicare come scorretta una richiesta di lavoro aggiuntivo, alla luce di questo, è a sua volta molto scorretto.
  • Se non volete faccia io la prima modifica, potete farla voi a mano uno voce alla volta.
  • Mai, in nessun caso, è vostro titolo sindacare un preventivo, dato che non sapete il lavoro necessario, come io non mi permetterei di sindacare un preventivo sulla vostra attività. Voi potete decidere se accettare o meno.

Distinti saluti

La risposta?

Nessuna.

Ho ricevuto mail di segnalazioni su altre cose (gestite come al solito, perché IO sono un professionista) ma nessuna risposta a questa mail.

Strano, vero?

(Che poi non escludo tornino all'attacco, eh? Poco male, ho giusto bisogno di sfogare il nervoso con qualcuno, in questi giorni…)

PS: il vaffanculo tra le righe era chiaro, vero? Perché ci tengo.

 

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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4 risposte

  1. nico ha detto:

    Ma perché se uno compra un paio di pantaloni e poi li deve accorciare, e gli chiedono una decina di euro per il lavoro, nessuno, dico nessuno protesta mai?
    E se voglio le cifre ricamate sulla camicia che dico? “E’ solo un’aggiunta, e che sarà mai, la devo pagare?”

    Uffa. La gente non capisce il valore delle cose immateriali, che però portano via tempo.

    E il tempo è denaro.

  2. Dr G.K.I. Ligarotti ha detto:

    gli italiani sono così…credi che siano diversi i pazienti? son disposti a pagare 700 euro per un cellulare da regalare al figlio di 12 anni o 900 euro per quelle pedane elettriche a due ruote che non li fanno camminare, ma se gli dici che devono pagarti un consulto ti rispondono “ma io devo fare solo una domanda”. Son disposti a pagare avvocati profumatamente, ma “i meccanici x umani” quale io sono, non vanno pagati. Sapete qual è la risposta, vi iscrivete all’università (6anni) vi fate la mia specialità (altri 6 anni) e vi rispondete da soli!!!!

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