260. Trappola

Stasera seconda visione di Star Wars, approfittando dello spettacolo speciale in lingua originale all'Arcadia di Melzo.

Mi siedo, partono i promo.

Di nuovo, come alla prima proiezione, ne passano diversi di quella roba di dubbia qualità di Checco Zalone.

Sorrido notando che, stavolta, nessuno ride e anzi qualcuno fa battute piuttosto sarcastiche.

Bene, mi dico, c'è ancora speranza.

Poi compare sullo schermo un messaggio che in precedenza non avevo visto.

“Il film di Checco Zalone, la notte di Capodanno alle 0.30 in anteprima in Sala Energia”.

Mi si secca la bocca.

Un brivido gelido mi attraversa la schiena mentre l'immagine di gente che, la sera di capodanno, decide essere una buona idea andare a vedere il film di Checco Zalone (e che la Sala Energia venga infettata da queste presenze) va oltre ciò che riesco a tollerare.

Sento le budella torcersi su se stesse.

Un sapore acido salirmi in bocca.

Respiro a fondo.

Poi l'illuminazione: che sia una sorta di trappola?

Magari li attireranno lì con l'inganno e poi toglieranno loro il diritto di voto.

Tipo “sei così imbecille da aver dimostrato di essere incompatibile con l'espressione di un diritto fondamentale”.

Dev'essere certamente così.

Vero?

VERO?

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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