256. A modo mio

Un nuovo Natale, accompagnato da pensieri, voglia di staccare, bisogno di sentirsi leggeri e difficoltà reali.

Un momento di auguri, banale quanto volete, eppure che può continuare a essere speciale e sentito.

Io li faccio a modo mio, come ho fatto l'anno scorso.

Auguri a chi crede, a chi non crede, a chi non sa in cosa credere: penso Natale sia una festa per chiunque la voglia vivere e chi parla di “appropriazione” non ha capito veramente nulla.

Auguri ai cinici per scelta o per facciata: qualche giorno passa in fretta, non preoccupatevi.

Auguri a chi mente, che impari che prima o poi i conti non tornano più.

Auguri a chi non sa mentire, che impari a farlo, ogni tanto, che male non fa.

Auguri a chi se n'è andato: a volte spiace, altre meno, ma il pensiero a volte vi sfiora, fosse anche per un “accidenti a te”.

Auguri a chi è tornato: che a volte non sono nuove possibilità, ma proprio nuovi scorci.

Auguri a chi è arrivato, che la strada insieme possa essere vicendevolmente ricca.

Auguri a chi dà senza chiedere, che a volte ci si può sentire scemi, ma sono più quelle in cui il cuore si scalda.

Auguri a chi chiede, che si ricordi che c'è sempre tempo e luogo per ogni cosa.

Auguri a chi sogna nonostante tutto: volare, nei sogni, è sempre possibile. A volte ci si riesce anche da svegli.

Auguri a chi crede di non poter più sognare, che capisca il prima possibile quanto sbaglia.

Auguri a chi vive le mancanze: fa male, tanto, e non passa mai. Ma il cuore è vivo anche grazie a loro. Tenetele strette.

Auguri a chi soffre. Nulla da aggiungere, solo abbracci.

Auguri a chi lotta. Di vincere, ovviamente. Ma soprattutto di non mollare mai.

Auguri a chi ride, perché possa ricordarsi le risate anche quando non ci saranno.

Auguri a chi piange, che si ricordi le lacrime quando riderà.

Auguri a chi costruisce, di provare l'emozione del completamento.

Auguri agli amici, quelli veri, quelli che sono nel cuore.

Auguri a chi ama, fosse anche per qualche ora.

Auguri a chi cucina pranzi e cene in questi giorni, che conosco pochi modi più importanti di amare che cucinare con gioia per qualcun altro.

Auguri a chi mi legge, con tutti i ringraziamenti di cui sono capace.

Auguri, ovviamente, a Miss Sauron, con tutta la mia voglia di saperla felice.

Auguri a Zen, che possa farcela.

Auguri, scusate, anche a me, perché una volta per tutte vorrei cominciare a riscuotere.

Auguri a tutti, come in passato, soprattutto di una cosa.

Essere vivi.

Auguri.

 

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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