252. Sette

Tra qualche ora saranno sette anni.

Da uno squillo del telefono, una guida nella notte, uno stare lì fino all'ultimo.

Sette anni e sembrano forse il doppio di vite.

Dopo sette anni quasi non so cosa scrivere.

Ricordare?

Ricordo quasi tutto.

Parlare del dolore?

Ne ho scritto qualunque cosa in ogni forma.

Quel che so è che ogni tanto, dopo sette anni, ancora mi prende l'istinto di chiamarti e mi tocca dire “ah già”.

E che a volte sogno te e mamma e nei sogni sono felice e preoccupato allo stesso tempo, felice perché ci siete, preoccupato perché non vorrei mai tornare a essere ciò che ero.

Sette anni.

Come diamine fa il tempo a passare così in fretta?

Sette anni.

Tante di quelle cose da raccontarti e chissà quante litigate avremmo fatto.

Sette anni.

Quasi ogni legame con allora è sparito o si è trasformato.

Luoghi.

Persone.

Oggetti.

Solo i ricordi rimangono.

Loro e Zen, che fosti tu a darmi 9 anni fa.

Zen, che ora sta lottando per vincere contro un avversario difficile.

Ed è assurdo e strano che avvenga in questi giorni.

Sette anni, Babbo.

Sette anni.

Sette, accidenti.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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4 risposte

  1. Elena ha detto:

    Un abbraccio, Sergio =( per me non è ancora passato così tanto tempo, ma credo di immaginare cosa senti.

  2. ziacris1 ha detto:

    Sette anni, sono tanti? Sono pochi? Non si sa, sai solamente che sono passati e ti manca. Il dolore, lo strappo e la mancanza non passeranno mai, baci e abbracci Sergio

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